Il professor Luca Richeldi, stimato direttore di Pneumologia al Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma, nonchè membro del CTS, ha cercato di fare chiarezza sul tema vaccinati e la trasmissione del virus. Interpellato stamane dalla trasmissione Agorà, classico talk show mattutino di Rai Tre condotto da Luisella Costamagna, ha spiegato: “Mascherine inutili tra i vaccinati contro Covid 19? No, mi sembra proprio che non sia una buona idea, perché sappiamo che comunque tra le persone vaccinate il tasso trasmissione del Covid pandemico si riduce in maniera assolutamente molto sostanziale, ma non va a zero”.
In questi giorni si sta dibattendo molto sul coprifuoco, con una parte del governo che vorrebbe portarlo alle ore 23:00, ma stando a quanto sottolineato da Richeldi, anche una sola ora in più sarebbe significativa: “Personalmente credo che, almeno in una prima fase di allentamento delle misure anti-Covid, questa cautela di mantenere il coprifuoco alle 22 sia giusta e saggia – dice sempre in collegamento con Agorà – un’ora in più è un’ora in più di potenziali interazioni sociali dopo i ristoranti. Quella tra le 22 e le 23, avverte, non è un’ora come tutte le altre. Ancora oggi purtroppo, per una coda di ricoveri che abbiamo avuto e ancora abbiamo in ospedale, abbiamo centinaia di morti per Covid 19 al giorno. Per qualche settimana non credo che questo del coprifuoco alle 22 o alle 23 possa essere il problema sul quale concentrarsi“.
LUCA RICHELDI: “C’E’ UN FARMACO ANTI ASMATICO MOLTO PROMETTENTE”
Infine il professor Luca Richedli ha parlato di un farmaco, già “pubblicizzato” negli scorsi giorni, che sarebbe in grado di ridurre notevolmente l’ospedalizzazione dei malati covid; si tratta di un comune farmaco anti-asma, che fino ad oggi ha dato dei risultati molto significativi: “C’è una buona notizia – ha spiegato il medico dell’ospedale romano, in collegamento con il programma di Rai Tre – uno studio inglese ha dimostrato che utilizzando precocemente un farmaco anti asmatico su pazienti positivi al Covid, si può ridurre del 90% la possibilità di andare in ospedale. Un farmaco che abbiamo da anni, già in commercio e a basso costo. Sono sicuro che il ministero della Salute e l’Aifa lo vedranno di buon occhio, perché riduce la pressione negli ospedali. Chiaramente non lo si può prendere a casa, autonomamente ma si può entrare nel protocollo. Riducendo ricoveri in ospedali, si riduce anche la mortalità”.