Italia regina del riciclo. Tra le prime cinque economie dell’Ue, l’Italia detiene lo scettro come migliore economia circolare, seguita da Spagna, Francia, Germania e Polonia. Un primato che però non soddisfa a pieno in quanto la tendenza è in rallentamento: Spagna e Polonia invece crescono più velocemente. Come sottolinea il Rapporto nazionale sull’economia circolare, realizzato dal Circular Economy Network in collaborazione con Enea e presentato ieri a Roma, l’Italia è prima per una corretta gestione del riciclo e i numeri lo dimostrano.



La classifica prende in considerazione sette parametri: tasso di riciclo, riutilizzo della materia, produttività delle risorse, rapporto tra produzione dei rifiuti e consumo di materiali, quota di energia da fonti rinnovabili, capacità di riparazione, consumo di suolo. In Italia, nel 2020, la media di riciclo è stata del 72% mentre in Europa solo del 53% in Europa. Belpaese primo e avanti di circa 17 punti percentuali davanti alla Germania, seconda. Per quanto riguarda i valori pro-capite, parliamo di 969 kg per abitante all’anno, spiega Il Sole 24 Ore.



“Circolarità come risposta alla crisi”

Nel 2021 in Europa in media sono stati generali 2,1 euro di Pil per ogni kg di prodotti riciclati. Italia e Francia sono a 3,2 mentre la Germania a 2,7. Il tasso di riciclo Italia è salito al 18,4% nel 2021, superando la media Ue del 11,7% ma rimanendo dietro la Francia. La quota di energia rinnovabile sul consumo totale vede invece in testa la Spagna con il 21,2%: l’Italia è a 20,4%. Seguono Germania e Francia.

“Occorre accelerare, anche per combattere l’inflazione: se il costo delle materie prime e delle risorse aumenta, la circolarità è una risposta concreta alla crisi” ha affermato Roberto Morabito, direttore del dipartimento Enea di sostenibilità dei sistemi produttivi. L’esperto ha aggiunto a Il Sole 24 Ore: “L’Italia importa oltre il 99% di materie prime. È ineludibile puntare sulla circolarità, sfruttando le nostre miniere urbane, la fonte di materie prime critiche più prontamente accessibile”.