Luca Ricolfi, presidente e responsabile scientifico della Fondazione David Hume, ha rilasciato un’intervista a “La Verità”, sulle cui colonne ha analizzato l’attuale dibattito tra no vax/no Green Pass e i favorevoli al vaccino, a cominciare dai rappresentanti del mondo della scienza. Secondo l’esperto, i talk show hanno una precisa strategia per controllare le testimonianze durante le dirette: “I paladini della campagna vaccinale vengono selezionati fra gli studiosi autorevoli, o comunque insediati in posizioni apicali del sistema sanitario, e per ciò stesso guardati con rispetto. Per quanto riguarda gli ‘infedeli’, si alternano tre tecniche principali: non dar loro la parola; invitare solo i personaggi da operetta; farli parlare, ma affiancati da personaggi che li interrompono continuamente, insultando e screditando”.
L’intervistato, però, prova a spezzare anche una lancia a favore dell’informazione e dei grandi media, ponendo alcuni interrogativi retorici al giornalista: “Supponiamo che la stampa e le tv non stendessero il velo pietoso che sono solite stendere sulle numerose controindicazioni della campagna vaccinale, a partire da quelle sulla vaccinazione di massa dei bambini… Lei pensa che avremmo la medesima copertura? Crede davvero che il generale Figliuolo sarebbe riuscito a superare l’80% di vaccinati? Se lei fosse convinto che senza un’altissima copertura vaccinale avremmo decine di migliaia di morti in più, non sentirebbe la pressione a censurare le informazioni che disincentivano la vaccinazione?”.
RICOLFI: “LOCATELLI ALL’ESTERO SI SAREBBE GIÀ DOVUTO DIMETTERE”
Nel prosieguo del suo intervento su “La Verità”, Luca Ricolfi ha affermato che non si possono avanzare obiezioni sul Green Pass senza essere accusati, se non di essere dei no vax, almeno di volerli “foraggiare” perché “si ritiene che, se si critica il Green Pass, si finisce per indebolire la campagna vaccinale. Ma potrebbe esserci anche un altro motivo: che il governo abbia il problema di trovare un capro espiatorio in caso di fallimento della campagna vaccinale. I critici del green pass sono un colpevole quasi perfetto”.
Franco Locatelli, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha asserito in conferenza stampa che non ci sono under 59 vaccinati in terapia intensiva, ma proprio i dati dell’ISS indicano il contrario: “Questo è anche colpa della stampa e dei media, che sulle bugie dei potenti raramente hanno il coraggio di chiedere dimissioni che in altri Paesi sarebbero scontate…”. Considerazione finale: “Non possono continuare a dirci che dovremo convivere con il virus, che i vaccini ci consentiranno di farlo, e poi mantenere a oltranza lo stato di emergenza. O meglio: possono anche farlo, ma allora ci dicano quali sono le soglie di morti-ricoverati-infetti-Rt al di sotto delle quali lorsignori si degneranno di rinunciare ai poteri speciali”.