Ricordare tutto quello che ci ha lasciato Pier Alberto Bertazzi sembra una sfida davvero impossibile. Tale e tanto è stato il suo contributo scientifico nell’ambito dell’epidemiologia, della medicina del lavoro e della prevenzione, a livello italiano e internazionale, così come il suo appassionato impegno sociale e umano e la sua feconda attività di insegnamento universitario come professore ordinario di Medicina del Lavoro alla Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano.
È più semplice, invece, onorare la memoria viva del maestro e dell’amico, quale Pier Alberto è stato per tantissimi amici, allievi e colleghi, e che Fondazione Lombardia per l’Ambiente intende onorare organizzando giovedì 16 dicembre 2021 un evento commemorativo che sia un momento insieme di celebrazione e d’incontro.
A tre mesi dalla sua scomparsa, l’iniziativa (realizzata in collaborazione con Euresis) prende l’avvio dal lungo e prezioso rapporto di collaborazione che il professor Bertazzi ha alimentato nel tempo con la Fondazione, a partire dalle ricerche sugli effetti sulla salute umana della diossina rilasciata nel terribile incidente dell’Icmesa di Seveso – evento dal quale la Fondazione stessa è nata e ha poi sviluppato tutte le proprie attività.
Nel corso degli anni la carriera scientifica di Pier Alberto mostra una crescente rilevanza, accompagnata da un vasto e condiviso riconoscimento da parte della comunità scientifica internazionale per i contributi innovativi e di straordinaria lungimiranza prodotti dalla sua intelligenza e capacità d’intervento.
Balza subito all’occhio il carattere di complementarietà, tra le attività clinico-assistenziali, di didattica e di ricerca, che Pier Alberto ha svolto con un’attenzione ai problemi emergenti e ai nuovi campi di interesse e metodologie di ricerca, sviluppando strumenti concettuali innovativi per lo studio di nuovi rischi lavorativi ed ambientali. Tutto questo avendo riferimento al mondo intero e attivando quindi collaborazioni virtuose tra centri italiani ed esteri di discipline affini.
La vasta mole di pubblicazioni e i moltissimi contributi in convegni e seminari sono un chiaro tracciato di questa ricchezza professionale e di relazioni culturali, sociali e umane.
Dopo i primi anni di attività come medico interno – dedicati all’assistenza e alla ricerca applicata in ambito clinico su temi di patologia professionale presso la Clinica delle Malattie professionali dell’Università di Milano – era maturato in Pier Alberto l’interesse per un settore di ricerca divenuto poi prioritario sul piano sociale e scientifico: l’epidemiologia delle malattie da lavoro.
Risale al 1973 il suo primo soggiorno di studio all’estero per apprendere metodologie innovative in questo campo di indagine a cui ne seguiranno altri per approfondire originali metodi di indagine scientifica nel settore della medicina del lavoro, che posero le basi di una nuova attività di ricerca mirata al problema della cancerogenesi occupazionale.
Così, dopo la nomina ad assistente ordinario nel 1977, progetta e realizza la costituzione della Sezione di Epidemiologia presso l’Istituto di Medicina del Lavoro dell’Università di Milano, prima del suo genere in Italia. Qui cominciano ad operare giovani laureati e tecnici, medici e ricercatori di altre aree disciplinari, impegnati in studi sulla morbilità e mortalità associate all’esposizione a particolari sostanze presenti nell’industria tipografica, elettromeccanica e chimica.
Occorre qui sottolineare che, grazie alla sua naturale capacità comunicativa e relazionale, al genuino interesse sia per le persone che per i contenuti delle sue ricerche, nacquero una serie di scambi e rapporti scientifici con altri istituti e ricercatori che facilitarono la partecipazione a ricerche multidisciplinari sui rischi cancerogeni dovuti ad esposizioni occupazionali e ambientali.
Dopo la nomina a Professore Associato nel 1986, la sua attività di ricerca si concentra sullo studio degli effetti della diossina, i cui sviluppi porteranno alla costituzione di un Centro di ricerca universitario e di un Laboratorio di biologia molecolare.
Nel 1992 promuove la costituzione del Centro Universitario di Ricerca in Epidemiologia Occupazionale, Clinica e Ambientale (Epoca) presso l’Università degli Studi di Milano, del quale resta direttore fino al 2008. L’esperienza maturata nel campo dell’epidemiologia delle malattie da lavoro e degli effetti tossici di composti chimici hanno permesso di affrontare indagini su altre patologie di rilevanza sociale quali il morbo di Parkinson, il melanoma cutaneo maligno, il tumore dello stomaco e il tumore polmonare. Dei numerosi e importanti altri filoni di ricerca e attività di Pier Alberto parleranno anche i colleghi che giovedì 16 interverranno all’evento voluto dalla Fondazione.
Sento di dover fare un’annotazione finale sull’intensità del suo impegno profuso in una vita intera, all’insegna di una passione per la scienza congiunta con l’attenzione ai valori più profondi che caratterizzano la vita umana nelle singole persone e nella società, sostenute entrambi da una fede intima e profonda che lo ha sempre sostenuto in tutto il suo cammino di uomo e di studioso.
Con gratitudine e rimpianto vogliamo ora mantenere accesa la sua memoria e il suo insegnamento. Avremo così ancora da lui un prezioso sostegno nel nostro impegno per ascoltare sempre, accanto alle ragioni del pensiero, anche quelle del cuore.
L’evento vedrà intervenire alcuni dei suoi colleghi e amici, presso l’Auditorium del Centro Culturale di Milano, in Largo Corsia dei Servi 4, alle 17.30. Per partecipare in presenza è sufficiente prenotarsi scrivendo a eventifla@flanet.org ed essere muniti di Green pass. Chi non potrà essere in Auditorium potrà invece seguire la diretta streaming sul canale Youtube della Fondazione.
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