L’Emilia Romagna sembra essere indietro sui lavori di ricostruzione dopo il sisma che si è verificato nel 2012 e ben prima dell’alluvione che lo scorso maggio ha messo nuovamente in ginocchio la regione. Conclusione, queste, che emergono da un dossier recentemente stilato dalla task force messa in piedi dal governo dopo l’alluvione, guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, visionato in esclusiva dalla redazione de Il Giornale. Il dossier traccia un disegno impietoso per la ricostruzione dell’Emilia Romagna, che seppur non si possa dire completamente ferma, procede a rilento, troppo, specialmente per coloro che hanno perso un’abitazione e attendono ormai da undici anni.



I dati sulla ricostruzione dell’Emilia Romagna

Tra l’altro, le conclusioni del dossier sulla ricostruzione dell’Emilia Romagna potrebbero aiutare a vedere sotto una luce diverse l’esclusione di Stefano Bonaccini dal ruolo di commissario speciale per l’alluvione. Quella che sembrava una scelta prettamente politica, trattandosi di un esponente del PD, ora potrebbe essere vista sotto la luce dell’effettiva necessità di procedere con i lavori e, possibilmente, completarli con un anticipo ben superiore agli undici anni trascorsi dal sisma del 2012 ad oggi.



La stessa Elly Schlein non volle Bonaccini come commissario per la ricostruzione dell’Emilia Romagna dopo l’alluvione dello scorso anno, forse anche in questo caso per via dei pessimi risultati post-sisma. A livello prettamente numerico, il dossier analizza lo stato delle “opere pubbliche e dei beni culturali“, sottolineando che in nessun territorio “viene raggiunta la quota del 30% in relazione ai cantieri conclusi. Addirittura, quelli ancora fermi alla fase della progettazione oscillano fra un dato del 30% e del 40%“. Complessivamente, per la ricostruzione dell’Emilia Romagna sono stati “conclusi 155 cantieri per quasi 50 milioni di euro”, mentre quelli ancora in coso sono 90, “per quasi 98 milioni di euro” ed, infine, i cantieri “ancora in fase di progettazione” sono 96, “per un investimento stimato di circa 69 milioni di euro“. Interventi, e soprattutto costi, ai quali ora bisogna aggiungere anche i dati relativi alle nuove ricostruzioni a causa dell’alluvione dello scorso anno.

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