A pochi giorni dal terzo anniversario della tragedia, arriva la notizia dell’indagine della Corte dei Conti sulla ricostruzione post-terremoto in Umbria. Come riporta Il Fatto Quotidiano, la procura regionale umbra effettuerà degli accertamenti sui possibili danni pubblici conseguenti alla mancata o tardiva ricostruzione in seguito al sisma del 2016. Nel mirino dell’organo regionale, inoltre, la mancata adozione del piano di ricostruzione, passando all’omesso conferimento di incarichi tecnici e alla mancata previsione sismica su mappe inadeguate sulla pericolosità sismica. Un’inchiesta che parte dopo le sollecitazioni giunte al presidente Antonio Giuseppone negli scorsi mesi. Quest’ultimo, in una dichiarazione dello scorso maggio 2019, si era detto «preoccupato per il ritardo» nella ricostruzione, che a suo avviso «stentava a decollare».
CORTE DEI CONTI, INDAGINE SU RICOSTRUZIONE POST-TERREMOTO IN UMBRIA
Il Fatto Quotidiano evidenzia che negli scorsi mesi sono sempre state più vibranti le critiche pubbliche della procura umbra della Corte dei Conti sui ritardi della ricostruzione post-terremoto in Umbria, che avrebbero assunto «una dimensione sempre meno giustificabile». Ansa spiega che la procura regionale non ha fornito altri particolari a proposito degli accertamenti in corso, con gli Uffici giudiziari che hanno parlato genericamente di «eventuali danni pubblici». Sempre recentemente, Giuseppone aveva rinnovato l’invito ad agire: «Dal nostro punto di vista finché i soldi non vengono spesi un danno erariale non si configura. Mi auguro però che la ricostruzione possa partire in tempi rapidi e che tutto proceda rispettando le regole». Attesi aggiornamenti nel corso dei prossimi giorni sui risvolti dell’indagine della Corte dei Conti, al lavoro per fare luce su una situazione ancora senza soluzione a tre anni di distanza dal dramma che sconvolse il centro Italia.