La Corte dei Conti Ue ha chiesto un cambio di passo sul rilevamento delle emissioni automobilistiche. Una relazione pubblicata da Bruxelles, redatta dai magistrati contabili, mostra infatti che “gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dell’UE per le auto nuove non saranno raggiungibili finché mancheranno prerequisiti importanti”. La maggior parte delle autovetture sulle nostre strade europee, infatti, emette ancora la stessa quantità di anidride carbonica di 12 anni fa, come spiega La Verità. 



I veicoli elettrici potrebbero aiutare i Paesi Ue ad avvicinarsi alle emissioni zero ma secondo la Corte gli sforzi profusi in questa direzione devono ora cambiare marcia. Il problema è infatti nel metodo di misurazione delle emissioni. Dal 2010 il “regolamento sulle emissioni di CO2 delle auto” ha fissato un valore a livello Ue per le emissioni medie di CO2 delle autovetture di nuova immatricolazione. Inoltre ogni costruttore è chiamato a dichiarare le emissioni inquinanti di un veicolo sul certificato di conformità. Tutto ciò, però, non basta. “La rivoluzione verde dell’Ue può compirsi solo se si riducono di molto i veicoli inquinanti, ma si tratta di una grande sfida” ha affermato Pietro Russo, membro della Corte.



Emissioni auto, la riduzione “non sarà realizzabile fino a che…”

“Una riduzione reale e tangibile delle emissioni di CO2 prodotte dalle auto non sarà realizzabile finché prevarranno i motori a combustione, ma allo stesso tempo elettrificare il parco auto dell’Ue costituisce un’impresa impegnativa” ha sottolineato ancora Pietro Russo, membro della Corte che ha diretto l’audit. I costruttori a lungo hanno sfruttato aree grigie dei requisiti delle prove per mostrare valori di emissioni inferiori a quelli che poi si sarebbero registrate nella realtà su strada. Dopo il Dieselgate è stato introdotto un nuovo ciclo di prove in laboratorio per dare una visione più realistica delle emissioni.



Secondo la Corte, le emissioni reali prodotte dalle auto tradizionali non sono diminuite. Sono rimaste infatti costanti per le auto a gasolio mentre sono diminuite leggermente per quelle a benzina con un -4.6%. Le stesse auto ibride tendono ad avere, su strada, emissioni molto più alte a quelle registrate in laboratorio. Le proporzioni tra l’uso del motore elettrico e di quello a combustione, come spiega La Verità, saranno riadattate dal 2025. Fino ad allora quelle ibride continueranno ad essere considerate a basse emissioni, ma così non sarà.