Il governo di Giorgia Meloni va verso la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3, ma nel concreto che cosa cambierà per i contribuenti? Dopo un primo intervento del governo Draghi, che aveva portato le aliquote da 5 a 4, l’attuale esecutivo intende intervenire ulteriormente in tema Irpef in vista anche dell’obiettivo della flat tax. Al momento, le aliquote Irpef sono così suddivise: fino a 15.000 euro di reddito il prelievo Irpef è del 23%, tra i 15.000 e i 28.000 euro è del 25%, tra i 28.000 e i 50.000 è del 35% e, infine, il prelievo Irpef per redditi superiori ai 50.000 euro è pari al 43%.



Vediamo ora quali sono le ipotesi più probabili per i 3 scaglioni e come potrebbero cambiare le aliquote Irpef secondo i Consulenti del Lavoro interpellati dal Corriere della Sera. La prima ipotesi potrebbe prevedere l’accorpamento del secondo e del terzo scaglione in un’unica fascia che comprenda i redditi tra i 15.000 e i 50.000 euro con un possibile prelievo del 27% o del 28%. In questo caso, l’Irpef si rivelerebbe più oneroso per i redditi inferiori ai 28.000 euro. Infatti, con un reddito di 20.000 euro a fronte degli attuali 4.700 euro di Irpef, in futuro il prelievo potrebbe essere di 4.800 e comportare quindi un aggravio fiscale di circa 100 euro (+2,13%). Di contro, un reddito di 35.000 euro rispetto a oggi avrebbe uno sgravio di -3,28% (300 euro circa) e un reddito di 50.000 uno sgravio stimato in -10,42% (1.500 euro).



Aliquote Irpef, chi ci guadagna: le possibili ipotesi al vaglio

Un’altra possibile ipotesi citata dal Corriere della Sera potrebbe prevedere tre nuovi scaglioni: il primo per i redditi fino a 28.000 euro con aliquota Irpef al 23%, il secondo tra 28.000 e 50.000 euro con aliquota al 33% e infine l’ultimo per i redditi oltre i 50.000 euro con Irpef al 43%. In questo scenario, con un reddito di 20.000 euro si avrebbe uno sgravio di quasi 100 euro (-2,13%), sgravio che aumenta a circa 400 euro (-4,05%) per un reddito di 35.000 euro e a quasi 700 euro (-4,86%) per un reddito pari a 50.000 euro.



Un altro scenario al vaglio potrebbe prevedere l’Irpef al 20% per le fasce fino a 28.000 euro di reddito, del 35% tra 28.000 e 50.000 euro e del 43% per i redditi oltre i 50.000 euro. In questo caso, che secondo gli analisti sarebbe quello meno probabile, chi ha un reddito di 20.000 euro otterrebbe uno sgravio di quasi 700 euro (-14,89%). La riduzione potrebbe essere di 1.100 per i redditi da 35.000 euro (-12,02%) e d a 50.000 euro (-7,64%).