Allo stato attuale non sembrano ancora esserci i presupposti per poter procedere ad una riduzione delle tasse. I prossimi mesi potrebbero però essere decisivi per portare buone notizie ai contribuenti. Ad annunciarlo è stato il vice ministro all’economia Maurizio Leo, che ha parlato di un abbassamento del peso fiscale probabilmente a partire dal 2024.



In occasione del consiglio del Confcommercio dedicato al tema della riforma fiscale Leo ha infatti affermato che prima occorrerà avere i dati per capire quante risorse potranno essere destinate alla riduzione delle tasse. Occorrerà però attendere la fine del 2023: “A novembre avremo i dati della finanza pubblica e quindi gli elementi che riguardano la crescita, il rapporto deficit/Pil”. E ha aggiunto: “Vedremo le risorse che verranno esattamente individuate con la Nota di aggiornamento al Def, in novembre si dovrà presentare la nota di aggiornamento, e sulla base di quei dati potremmo dire gli interventi di riduzione delle tasse che faremo nel 2024”.



4 miliardi per tagliare le tasse

In occasione dell’approvazione del Documento di Economia e Finanzia (Def) il governo ha fatto il punto della situazione, entrando maggiormente nel dettaglio. E in un comunicato stampa ha parlato anche di cifre: sarebbero 4 miliardi le risorse che potrebbero essere messe a disposizione per tagliare le tasse: “per il 2024, le proiezioni di finanza pubblica mostrano che, dato un deficit tendenziale del 3,5 per cento, il mantenimento dell’obiettivo del 3,7 per cento del Pil creerà uno spazio di bilancio di circa 0,2 punti di Pil”.

Questo significa, per non parlare solo in termini strettamente finanziari, che c’è il margine, secondo la previsione contenuta nel Def, per ridurre progressivamente la pressione fiscale durante tutta la legislatura dal 43,3 nel 2023 al 42,7% entro il 2026.



La manovra andrà comunque attuata con cautela perchè, come ha affermato sempre Leo, occorre muoversi “sempre con attenzione, perché i conti pubblici devono essere salvaguardati. I mercati ci guardano”.