Piano del governo per la detassazione dei cervelli‘estero. Pagheranno il 50% in meno sulle imposte per cinque anni ma a determinate condizioni. Il provvedimento infatti non sarà valido per chi viene richiamato in Italia dalla stessa azienda che ha più sedi. A chiarire il meccanismo di questa clausola è stata una revisione della norma che precedentemente era stata applicata a più categorie di lavoratori. Ora invece la platea dei beneficiari si restringe, anche per quanto riguarda la professionalità. Per ottenere le esenzioni fiscali ora bisognerà poter dimostrare una qualifica elevata o il requisito di aver ottenuto un’alta specializzazione. Questo sarà appunto verificato tramite i dati certificati nel curriculum.
Le conferme, come pubblicato anche sul Sole 24 Ore, arrivano dall’ultima versione del decreto che è stato portato oggi all’esame della Conferenza unificata sulla delega fiscale. Al fine di evitare le pratiche elusive inoltre, è stata inserita una clausola sullo spostamento della residenza dei lavoratori rimpatriati. Cambiano i termini minimi, quindi non si applicherà lo sconto a chi trasferisce la residenza anagrafica, più facile rispetto a quella fiscale, entro la fine di quest’anno.
Detassazione per lavoratori che rientrano dall’estero, revisione decreto, scattano nuovi requisiti
I chiarimenti sulle modifiche di revisione applicate al decreto che stabilisce la detassazione rientrano dall’estero. Sostanzialmente i cambiamenti sono stati fatti per permettere un’applicazione dello sconto fiscale non indistintamente, ma secondo requisiti più stringenti. Primo quello della professionalità. Dovrà risultare da curriculum almeno il conseguimento della laurea triennale.
Poi quello dell’esclusione di chi lavora in aziende che hanno sede in Italia e richiamano al trasferimento i propri dipendenti che si trovano attualmente all’estero. Questi non potranno godere dello sconto al 50% dule tasse per cinque anni. Altro meccanismo anti frode è quello di puntare alle qualifiche per attrarre solo talenti qualificati. Quindi ci si concentrerà di più sul concetto di “cervelli” per un rientro di dipendenti che attualmente in molti settori risultano carenti per competenze. Un pacchetto di misure messe in campo soprattutto per attrarre le imprese nel paese grazie alle agevolazioni fiscali.