Duro scontro in diretta tv su Rai Uno, fra il numero uno del Codacons, Carlo Rienzi, e Sileoni, segretario generale della Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani. Il primo denuncia ritardi ed inefficienze, con le banche che non sarebbero state poi così celeri nel rispondere alle richieste di finanziamento dei famosi 25mila euro che gli imprenditori possono chiedere per affrontare la crisi economica. Ha invece difeso la propria categoria Sileoni, che come detto in apertura si è scontrato con più volte con Rienzi: “Stia zitto!”, ha gridato, mentre il presidente del Codacons cercava di esporre la propria tesi. “Lei stia zitto – la replica di Rienzi – che adesso parlo io, noi abbiamo evidenziato carenze che sono gravi nel sistema bancario, probabilmente i funzionari hanno avuto disposizioni dall’alto, questo è un problema che dovrà essere accertato. Speriamo che almeno rispondiate al telefono adesso, visto che più della metà delle banche non risponde al telefono, questo non deriva dalle leggi, è una vergogna”.
CARLO RIENZI VS SILONI: “VENGO IO A INDAGARE LEI”
“Lei è caduto male – ha replicato furioso Sileoni – ha sbagliato personaggio. Io sono una persona con i piedi per terra non mi metto in cattedra come sta facendo Rienzi, rispetto tutti. i problemi ci sono stati principalmente per due motivi fondamentali: una confusione normativa che non dipendeva dalle banche ma da un decreto farraginoso del governo, bastava abrogare le norme precedenti e tutto sarebbe andato con estrema velocità. Tutta questa burocrazia ha portato ad un mese di stallo, noi abbiamo ora superato la fase di rodaggio”. Quindi si è rivolto ancora a Rienzi, che nel frattempo accusava ancora le banche: “Lei è una vergogna, non sa che per il coronavirus sono state chiuse molte filiali, e se i suoi adepti chiamano quando le filiali sono chiuse, con chi pensa di avere a che fare? Vengo io a fare le indagini a lei”.