Una coppia di genitori del Montana ha perso la custodia della propria figlia di anni 14 dopo che si sono opposti al cambiamento di genere della stessa adolescente. Parlando con il tabloid britannico Daily Mail hanno fatto sapere di aver vissuto un calvario che “ha distrutto la loro famiglia”. Krista Kolstad, la matrigna, ha spiegato che il loro incubo è cominciato quando hanno ricevuto una telefonata che l’avvisava che la loro figlia 14enne, Jennifer, aveva confidato ad amici di volersi suicidare: era l’agosto del 2023. Il giorno stesso i servizi di protezione dell’infanzia (CPS) si sono recati presso l’abitazione dei Kolstad a Glasgow, constatando che la 14enne voleva effettuare una transizione di genere, cosa che l’avrebbe fatta stare meglio a suo modo di vedere.
“È stato orribile… La nostra unità familiare non sarà più la stessa. Anche se ci restituissero nostra figlia adesso, non avremo lo stesso nucleo familiare… ha creato molta animosità da parte di Jennifer nei nostri confronti, non crede di dover ascoltarci più”, ha spiegato ancora Krista dopo che la figlia è stata sottratto alla famiglia Kolstad.
RIFIUTANO TRANSIZIONE DI GENERE DELLA FIGLIA 14ENNE, IL PADRE: “LA AMO INCONDIZIONATAMENTE”
“Amo mia figlia incondizionatamente – ha aggiunto il papà della ragazza, Todd – e voglio solo che si astenga dal prendere decisioni finché non avrà la maturità e le esperienze di vita necessarie per capire quali siano le conseguenze delle sue azioni”. Secondo quanto emerso la giovane avrebbe avuto una crescita non semplice, con la madre biologica che l’ha abbandonata quando era piccola, e che viene descritta da Jennifer come violenta e persino “pazza”. La ragazzina è stata inoltre bullizzata più volte a scuola, e per ovviare a tale problema i coniugi Kolstad hanno deciso di far cambiare scuola alla loro figlia.
“Lei ha sempre desiderato essere una ragazza super carina e super popolare, e chi non lo vuole?” ha spiegato ancora Krista. “Ma è sempre stata la ragazzina pazza e intelligente che frequentava il club di matematica”. Nel corso dell’ispezione degli assistenti sociali, Jennifer ha spiegato di aver ingerito un detergente per il water e un’overdose di antidolorifici, circostanza negata da Krista spiegando di essere sempre stata in casa: dopo alcune analisi è emerso che la giovane stesse mentendo. Alla base di tale insofferenza la volontà di cambiare genere: “Nostra figlia ha cominciato a pretendere che si chiamasse Leo. Le abbiamo detto che non eravamo d’accordo ma ilpersonale dell’ospedale ha ignorato la nostra richiesta”. E ancora: “L’ospedale ha continuato a chiamare nostra figlia Leo, anche se è minorenne e dopo aver spiegato loro che è contro la nostra volontà, la nostra religione e i nostri valori familiari fondamentali”, ma l’ospedale ha replicato che avrebbero dovuto chiamare un avvocato se avessero avuto dei problemi.
RIFIUTANO TRANSIZIONE DI GENERE DELLA FIGLIA 14ENNE, ORA SARA’ AFFIDATA ALLA MADRE
Una volta tornati a casa la 14enne è stata presa in carico dai servizi sociali che l’hanno affidata ad una struttura del Wyoming, praticamente in tempo zero: Jennifer se ne sarebbe dovuta andare immediatamente. Il CPS si è presentato a casa Kolstad con la polizia e i documenti che attestavano la sottrazione della figlia, affermando che gli stessi stavano rifiutando le cure alla ragazzina.
Dopo un mese trascorso nella struttura del Wyoming Jennifer è stata trasferita in una casa del gruppo Youth Dynamics nel Montana, dove si trova tutt’ora e dove indossa vestiti da uomo, si è rasata la testa e frequenta un gruppo di soli ragazzi, oltre all’assunzione di contraccettivi per interrompere il ciclo mestruale. Secondo il CPS è “nell’interesse terapeutico” della figlia permetterle di essere transgender e i genitori “non stanno seguendo la terapia raccomandata”. Lo step successivo sarà quello di affidare Jennifer alle cure della madre biologica che vive in Canada e che non hai mai fatto parte della vita della giovane.