Dopo settimane di comunicati e incontri per provare a trovare la “quadra” sull’emergenza rifiuti a Roma, la Regione Lazio lancia un diktat piuttosto chiaro e netto alla sindaca Raggi e all’Ama, la società partecipata del Campidoglio che si occupa dello smaltimento: «Pulire subito la città, pagare i fornitori, disporre di impianti di trattamento di rifiuti mobili» è in sintesi il pacchetto richiesto da Zingaretti alla giunta Raggi. Con l’ordinanza inoltre la Regione stabilisce la messa a disposizione di tutti gli impianti del Lazio fino alla capienza massima per i rifiuti provenienti da Roma: «Nelle prossime ore la Regione in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, emanerà un’ordinanza, in base all’articolo 191 del decreto legislativo 152 del 2006, con cui verrà disposto, per motivi di urgente necessità di tutela dell’ambiente che tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti del Lazio garantiscano la massima operatività per accogliere i rifiuti prodotti dalla città di Roma» spiegano dalla Regione Lazio dopo il vertice con il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Non solo, nella medesima ordinanza verrà indicato un preciso cronoprogramma di azioni da realizzare immediatamente «da parte della società Ama con l’obiettivo di raccogliere in breve tempo tutti i rifiuti attualmente giacenti sulle strade della Capitale».
RIFIUTI ROMA, LA “CRISI PILOTATA” VERSO NATALE?
Alla società che gestisce la raccolta rifiuti in Roma – ricordiamo funestata da crisi interne, rischio default, scontri interni con il Campidoglio e incendi in alcuni dei centri TMB della Capitale stessa – la Regione Lazio manda un messaggio chiaro: «bisogna ripulire e ripristinare le condizioni di igiene e di decoro urbano. In particolare, l’azienda municipalizzata dovrà anche assicurare la funzionalità di idonee infrastrutture logistiche, come stazioni di trasferenza e aree di trasbordo; la disponibilità di ulteriori impianti di trattamento mobili; ristabilire il regolare e tempestivo pagamento dei fornitori aziendali». Sul tavolo della Regione assieme al Ministro è stato posto il nodo dei 600 tonnellate di rifiuti indifferenziati che ogni giorni Ama non riesce a trattare per i diversi problemi accennati qui sopra, in aggiunta ai lavori di manutenzione che terranno i due siti Tmb di Malagrotta di fatto interrotti. Non solo emergenza trasporti & Bus, la Città di Roma sotto la guida di Virginia Raggi rischia e tanto anche sul fronte rifiuti: ieri il nuovo Consiglio di Amministrazione, dopo l’azzeramento fatto dalla stessa sindaca M5s, ha annunciato «Supereremo la crisi dei rifiuti solo a Natale». Non solo, la Raggi ha poi aggiunto «È una crisi stabilita a tavolino, sono disposta ad adottare come sindaco di Roma della Città Metropolitana tutti gli atti di mia competenza anche straordinaria per assicurare la regolarità del servizio». La situazione avrebbe dovuto essere ripresa entro poche settimane ma esattamente come sul fronte trasporti, anche l’emergenza rifiuti rischia di trascinare Roma nel pieno baratro: «C’è una emergenza nel servizio, c’è una emergenza organizzativa perché l’organizzazione interna è da migliorare, c’è una emergenza finanziaria perché la società ha problemi di risorse finanziarie. C’è molto che non funziona e che deve essere sistemato», ha spiegato il nuovo ad di Ama, Paolo Longoni. Lo scenario è più preoccupante di quanto si poteva legittimamente temere ad inizio anno..