Nuovo guaio a Roma per il settore rifiuti, con ancora il Tmb di Rocca Cencia protagonista in negativo del collasso nello smaltimento e trattamento della spazzatura di parte della Capitale: l’impianto di Rocca Cencia – ricordiamo l’ultimo di proprietà Ama dopo il rogo che ha messo ko il Tmb Salario ormai mesi fa – si è fermato per un guasto tecnico ad una pressa. Sul posto immediato l’arrivo dei tecnici Ama per provare a valutare l’entità del danno e le conseguenze/tempistiche dell’interruzione di servizio: già lo scorso marzo, dopo un incendio al Tmb di Rocca Cencia, si era temuto il peggio per le gravi e inquietanti conseguenze che avrebbe potuto voler dire, ma l’entità dei danni fu minore e la città di Roma Capitale riuscì ad evitare il collasso. Ora però, il problema si ripropone: il Tmb ora ko era stato spinto alla massima efficienza con continui presidi e controllo h24 in modo che l’unico vero impianto di Ama rimasto in funzione (Salario è lontano dalla piena ripresa dei lavori) possa reggere il peso di gran parte dei rifiuti della città.
CAOS RIFIUTI AMA A ROMA: LE DECISIONI DELLA RAGGI
Sono presenti infatti anche altri due impianti di trattamento rifiuti a Roma, precisamente a Malagrotta, ma sono gestiti da privati e soprattutto ricevono minori quantità di spazzatura visto che sono entrambi fino a settembre alle prese con operazioni di manutenzione (proprio perché non sono stati ideati con l’intento di sopperire a metà del trattamento necessario dei rifiuti dell’intera Capitale). Insomma, un caos a catena che dall’Ama arriva ovviamente sul tavolo della Sindaca Virginia Raggi, già pesantemente criticata nel recente passato per la gestione del tutto insufficiente non solo sul fronte mezzi pubblici-Atac ma anche sul tema dei rifiuti. Dallo smaltimento fino al trattamento, la perenne e ostinata rinuncia alla creazione di un termovalorizzatore rischia di generare un nuovo caos rifiuti in strada ogni qualvolta che i Tmb si danneggiano o peggio si guastano per mesi: è giusto di oggi l’annuncio della stessa sindaca di Roma dopo le dimissioni dell’assessore Pinuccia Montanari che aveva entrambe le deleghe ai rifiuti e al’Ambiente (e mentre il Cda di Ama resta ancora vacante dopo il caso Bagnacani), «Ho voluto mantenere la delega per il tempo necessario a riorganizzare alcune cose in assessorato, ci tenevo a mettere in fila i pezzi. A brevissimo arriveranno le nomine, confermo che saranno divise in due assessorati distinti, una per il verde-ambiente e una per i rifiuti». Presto ci saranno nuove nomine ma intanto il nodo rifiuti langue e neanche l’annuncio delle 4 nuove possibili aree di trasferimento (Saxa Rubra, Talenti, Tor Bella Monaca e Trigoria) hanno rasserenato l’ambiente giù piuttosto caldo della Capitale. «Problema di tutta Roma, serve una presa di coscienza e senso di responsabilità», ma i cittadini sono sul piede di guerra «faremo le barricate».