E’ caos rifiuti a Roma. Nella giornata di ieri il presidente della regione Lazio, Zingaretti, ha fatto sapere che la capitale verrà ripulita nel giro di sette giorni. Parole ottimistiche a cui aveva replicato la sindaca Virginia Raggi “Sia serio”. Ed in effetti c’è il rischio che la ‘monnezza rimanga sui marciapiedi dei romani ancora per un bel po’. Il Messaggero ricorda infatti come l’ordinanza emessa sia «uno strumento forte, ma senza sanzioni e con l’incognita di ricorsi dal Tar». Come dire, la legge c’è ma è di difficile applicazione. Zingaretti, nel caso in cui l’ordinanza non venisse applicata, potrebbe chiedere il commissariamento, soprattutto se, visto anche il clima estivo, vi sarebbe il rischio di un’emergenza sanitaria. Il provvedimento emesso dalla Regione, oltre ad imporre ad Ama di pulire le strade dai rifiuti in una settimana, impone anche il posizionamento di 300 nuovi cassonetti entro tre giorni, e di mettere in sicurezza ospedali, scuole e mercati in 48 ore. Inoltre, bisognerà regolarizzare i pagamenti dei fornitori entro sette giorni, e attivare l’impianto di Ostia entro due settimane. Infine, si chiede che gli impianti di trattamento dei rifiuti del Lazio lavorino anche la domenica e i giorni festivi. Complicato che tutto ciò accada in tempi brevi… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



RIFIUTI ROMA, RAGGI vs ZINGARETTI

I rifiuti di Roma dovranno sparire entro le 48 ore, ed entro una settimana l’intera città dovrà essere pulita. E’ questo il diktat imposto dalla regione Lazio, a firma del presidente Nicola Zingaretti, segretario generale del Partito Democratico: «E’ un piano di emergenza che obbliga tutti a fare la loro parte – le parole del governatore riportate da Tgcom24.it – si parte in tempi brevissimi e contingentati, considerati i rischi per l’igiene e per la salute. Ogni azione sarà costantemente monitorata. Con l’ordinanza sui rifiuti di Roma – ha aggiunto l’esponente Dem – la Regione prevede obblighi per gli impianti e prescrizioni per Ama e Campidoglio». Parole che però non sembrano aver convinto più di tanto il primo cittadino di Roma, Virginia Raggi, che commentando appunto le dichiarazioni del presidente del Lazio, ha ammesso: «Quelle di Zingaretti restano le solite promesse: in sette anni non è riuscito a scrivere il piano regionale dei rifiuti e ora pretende di pulire Roma in sette giorni. Zingaretti sfiora il ridicolo quando dice di ripulire la città in una settimana. La smetta di illudere i cittadini con false promesse. Sia serio». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



RIFIUTI ROMA, RAGGI VS ZINGARETTI

I rifiuti di Roma andranno a Saxa Rubra, il quartiere a Nord della Capitale. La sindaca Virginia Raggi ha firmato nella giornata odierna una ordinanza al fine di individuare un’area di proprietà di Roma Capitale da adibire a sito per le attività di trasbordo dei rifiuti urbani. Si tratterebbe di un sito provvisorio, come specificato nell’ordinanza, che pone il limite di operatività a 180 giorni. Il Messaggero ha pubblicato parte della stessa, nella quale si legge: “L’obbligo in capo ad Ama, una volta allestito il sito nel rispetto delle disposizioni ambientali, sanitarie e di tutela della salute dei lavoratori, è di effettuare il trasbordo senza il deposito dei rifiuti a terra”. Nell’ordinanza firmata questa mattina dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, si chiede ad Ama di “provvedere all’immediata raccolta dei rifiuti e disinfezione vicino ai siti sensibili come ospedali, scuole, mercati e ristoranti” entro 48 ore. Inoltre, tra i diktat temporali imposti dalla Regione Lazio, si legge anche che “In una settimana l’intera città deve essere pulita”.



RIFIUTI ROMA, L’ORDINANZA DELLA REGIONE

Secondo quanto previsto dall’ordinanza che mira a porre fine all’emergenza rifiuti a Roma, Ama deve assicurare 300 nuovi cassonetti. Tra le richieste da applicare sempre entro sette giorni dall’ordinanza, anche quella di mettere in campo il maggior numero possibile di mezzi per la raccolta dei rifiuti, “anche con l’ausilio di ditte appaltatrici”, aggiunge la Regione. Per combattere quella che ormai sembra essere una situazione ingestibile, viene richiesto inoltre che la raccolta, il trasporto e la lavorazione dei propri impianti avvenga anche nei giorni festivi. Quello nel quartiere Saxa Rubra, tuttavia, sarà solo un sito temporaneo e per questo entro due settimane si dovrà individuare e mettere in esercizio dei siti alternativi che opereranno in contemporanea a quello già autorizzato. Prevista anche una importante attività di monitoraggio: intanto Ama dovrà fornire ogni tre giorni tutti gli aggiornamenti rispetto a quanto previsto dall’ordinanza e le Asl Roma 1, 2 e 3 dovranno attivare dei protocolli di verifica e monitoraggio costanti.