Un nuovo scontro a Roma sui rifiuti dopo la chiusura della discarica di Colleferro, ma anche una grana in più per il Governo che oltre a dover cercare di evitare il collasso in una Capitale che si avvicina alla massima emergenza prima di Natale, vede l’ennesimo dissidio “interno” tra la sindaca M5s Virginia Raggi e il Segretario Pd-Governatore del Lazio Nicola Zingaretti. «Indicare senza indugio e non oltre la data di oggi un sito alternativo dove possano essere conferite circa 1.100 tonnellate al giorno di scarti di rifiuti, onde scongiurare una grave crisi nella raccolta dopo la chiusura della discarica di Colleferro», è il contenuto della lettera urgente inviata dalla prima cittadina di Roma Capitale sulla situazione disastrosa dei rifiuti, tra discariche chiuse, assoluta contrarietà di questa e delle precedenti amministrazioni alla soluzione del termovalorizzatore oltre alla anemica situazione di Ama con bilanci non approvati e Cda azzerati più volte. La lettera della Raggi, accusata da più parti di aver peggiorato addirittura la già disastrosa situazione dei rifiuti a Roma, è stata inviata a Zingaretti ma per conoscenza anche al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che in più occasioni ha provato a mediare tra Regione e Comune per trovare una soluzione all’emergenza mai sistemata.



RIFIUTI ROMA, LA SITUAZIONE DISPERATA

Immediata e piuttosto piccata la replica del Governatore del Lazio alla richiesta della Raggi: «Siamo alle solite. E’ noto a tutti, a me, al ministro, che la legge prevede che devono essere l’amministrazione comunale o Ama a individuare il sito in cui conferire i rifiuti – scrive il Segretario del Pd – e la Regione, entro le sue competenze, qualora fosse necessario, a autorizzare il conferimento». Zingaretti a quel punto manda un appello anche al Governo giallorosso, spiegando come «serve un intervento urgente altrimenti si rischia veramente un’emergenza drammatica». Ed è proprio così, con la novità della nota di Ama che questa mattina – in attesa che ancora il Cda venga formato dopo le ultime dimissioni in rotta di collisione con il Sindaco Raggi – aveva diramato lo stato disperato delle cose: «la chiusura di Colleferro comporta la mancata raccolta di circa 2.000 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati. Abbiamo allertato le autorità competenti al fine di scongiurare il determinarsi di una situazione di emergenza e di eventuale rischio igienico – sanitario, richiedendo l’immediata individuazione di uno o più siti alternativi». Ieri le Autorità Giudiziarie nel sopralluogo fatto alla discarica in questione avevano deciso per la chiusura immediata fino a data da destinarsi; tenendo conto che già a fine 2019 sarebbe dovuta essere chiusa per sempre proprio la discarica di Colleferro, l’emergenza è semplicemente stata anticipata di un mese, ma le soluzioni latitano. Secondo l’assessore regionale Valeriani le strade sono due: o Ama realizza con il Comune una nuova discarica oppure serve d’urgenza un bando di gara per l’invio all’estero dei rifiuti romani, «Senza interventi strutturali immediati di Ama e del Campidoglio si potranno creare seri problemi igienico-sanitari in tutta la città. la Regione ha il compito di pianificare il sistema e di autorizzare la realizzazione degli impianti, la progettazione e la costruzione viene affidata ai Comuni o agli operatori pubblici e privati. A Roma spettano raccolta, pulizia, trattamento e smaltimento», conclude Valeriani.

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