Un sit-in di tutta la Lega in Campidoglio per chiedere le dimissioni del sindaco Virginia Raggi dopo l’ennesima emergenza rifiuti esplosa con le dimissioni in toto del Cda di Ama (entrato in funzione solo tre mesi fa dopo l’azzeramento compiuto dalla giunta M5s): mattinata di tensione politica davanti alla sede del Comune di Roma Capitale, con l’arrivo di Matteo Salvini che non ha atteso un solo minuto per scagliare la sua forte polemica contro la sindaca, non da oggi suo obiettivo e avversario politico. «Siamo qui per cacciare un sindaco che è una calamità naturale», ha spiegato l’ex Ministro ai suoi militanti riuniti con striscioni giganti “Raggi dimettiti”. «Basta fare un giro in città. Se le rimane un minimo di dignità si deve dimettere domani mattina», ha attaccato ancora Salvini non prima di affondare il colpo sul tema rifiuti, «La raccolta dei rifiuti, gli autobus, la gestione delle case popolari, dipende tutto dal Comune. Semmai c’è di mezzo la Regione, e qua tra Raggi e Zingaretti non ne fanno uno in due». Arriva poi il pentimento pubblico del leader leghista in merito alle ultime Elezioni Comunali «ricordo che al ballottaggio del 2016 dissi ai romani ‘piuttosto che votare il Pd provate con i 5 Stelle’, mi sono pentito. Dopo tre anni è un danno evidente e quindi rimangono le sue dimissioni così che i cittadini di Roma possano scegliersi un sindaco finalmente all’altezza perché lei è la peggiore dal Dopoguerra a oggi. Così male Roma non è mai stata. Ascolti i romani e si faccia da parte, la città è in ginocchio».



RIFIUTI ROMA, L’EMERGENZA VA RISOLTA IN 4 MESI

L’emergenza sanitaria che incombe nelle prossime settimane qualora la vicenda rifiuti non venga risolta immediatamente dall’Amministrazione Raggi è un evidente macigno che pesa tanto sulla città quanto, a livello politico, sul Movimento 5 Stelle: e Salvini, inevitabilmente, affonda di nuovo il colpo «Possibile che in tutto il mondo sviluppato i rifiuti vengano valorizzati e trasformati in ricchezza mentre a Roma si rischia l’emergenza sanitaria? Per il bene della Capitale e dei sui cittadini è ora che la Raggi si faccia da parte, ha sbagliato mestiere». Ma non è certamente solo Salvini a lanciare le “fatwe” contro la gestione di Virginia Raggi sul tema rifiuti e in generale sull’organizzazione della macchina pubblica della Capitale: in una lunga intervista al Messaggero, ha parlato Walter Ricciardi, già presidente dell’Istituto superiore della Sanità e rappresentante per l’Italia all’Oms. Per l’esperto la situazione di Roma è ai limiti dell’emergenza assoluta a livello sanitario: «Deve intervenire il governo. Dopo quanto è successo questa estate non possiamo più accettare che la Capitale si ritrovi di nuovo con i cumuli dei rifiuti sulle strade, bisogna fare presto. Questa è una emergenza igienica, non facciamola diventare una emergenza di tipo sanitario». Per Ricciardi nulla di quello che andava già fatto prima dell’estate è stato realizzato dal Comune e ora le conseguenze si vedono tutte: «la città è in condizione pietosa […] Credo che il livello di degrado sia tale che debba intervenire il governo centrale. Deve mettersi una mano sulla coscienza e agire come d’altra parte si è fatto in passato per situazioni simili».

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