IL VESCOVO AUSILIARIO DI ROMA CONTRO IL DEGRADO DELLA CAPITALE

Rifiuti, strade, incendi, baracche e poi ancora cinghiali: dopo i primi mesi di giunta Gualtieri a Roma la situazione sul fronte “degrado” non sembra essere migliorata di molto dai peggiori momenti della giunta precedente guidata da Virginia Raggi: se ne accorge anche il vescovo ausiliario di Roma, monsignor Benoni Ambarus, che in una intervista a “Vatican News” denuncia tutto il degrado umano e ambientale che ogni giorno turisti e cittadini della Capitale sono costretti a subire.



«Roma rischia di diventare una vera e propria giungla urbana», attacca il vescovo scelto da Papa Francesco per guidare la pastorale cittadina, «serve un sussulto di dignità» aggiunge guardando con ansia al prossimo Giubileo (nel 2025, ndr). «Vi è un degrado umano. Quel primissimo livello di convivenza è ormai intaccato, corroso. C’è un degrado umano, una corrosione del livello umano e delle relazioni, della capacità di rendersi conto dell’altro e che si vede declinato nel degrado ambientale, in quello relativo al rispetto dei beni comuni, all’assumersi le proprie responsabilità e così via. E’ molto preoccupante», sottolinea ancora Mons. Ambarus. Dal degrado umano a quello ambientale, il passo è brevissimo: «caos ambientale contro cui dovrebbe lottare assolutamente l’amministrazione, tutte le amministrazioni, tutte le istituzioni che a volte rischia di diventare un alibi per il singolo cittadino per il quale c’è sempre qualcun altro che deve fare qualcosa». Secondo il vescovo ausiliare, quanto avvenuto negli ultimi giorni con il cambiamento di amministrazione al Campidoglio non ha di fatto cambiato nulla sul fronte degrado: serve subito uno «scatto di dignità a fare delle scelte che sappiano di futuro, non di tornata elettorale».



VESCOVO AMBARUS: “PREMIO AI CITTADINI PER LA SOPRAVVIVENZA QUOTIDIANA”

L’invito alla “sveglia” è ribadita alle istituzioni – Sindaco, assessori e Governo centrale – ma anche ad ogni singolo cittadino di Roma Capitale: «questo aspetto del ‘qualcuno deve fare qualcosa ma di sicuro non sono io’ poi si riflette nella nostra quotidianità. E’ un meccanismo a cui ci stiamo un poco abituando, siamo quasi anestetizzati». Di contro però, a quegli stessi romani il vescovo Benoni Ambarus spezza una lancia in pieno favore: «dovrebbe essere dato loro anche un premio perchè arrivano alla fine della settimana senza avere ‘scapocciato’ troppo rispetto alla corsa a ostacoli che devono vivere su tutti i fronti. Bisogna che cominciamo tutti a parlare, a smascherare queste dinamiche e forse, lentamente, ce ne renderemo conto e cominceremo a fare una inversione di tendenza».



Scherza con amarezza il vescovo ausiliario di Roma, i cittadini della Capitale ogni giorno «veramente fanno un corso di sopravvivenza quotidiana»: lo sguardo è rivolto ovviamente a che al prossimo Giubileo che porterà i pellegrini da ogni parte del mondo nell’Urbe. «Se l’amministrazione non troverà una soluzione davvero risolutiva alla questione dei rifiuti, ma come potremo arrivarci migliori?», si domanda con forza il vescovo Ambarus, chiedendo all’amministrazione Gualtieri e Zingaretti (Regione Lazio) che «facciano uno scatto di dignità a fare delle scelte che sappiano di futuro, non di tornata elettorale. Che le istituzioni prendano in mano la situazione e abbiano una visione di futuro». Ciò che non è più tollerabile, conclude Ambarus a “Vatican News”, «è il gioco dei veti incrociati, mi sembra che cadiamo nel provincialismo. E questo non è tollerabile per la politica».