IL DDL NORDIO SULL’ABUSO DI UFFICIO: ECCO COSA PREVEDE

«Radicali interventi in tempi brevissimi sui reati di abuso d’ufficio e di traffico di influenze»: l’annuncio fatto dalla nota del Ministero della Giustizia preannuncia la riforma sull’abuso di ufficio già presentato ad inizio legislatura dal Ministro Carlo Nordio. Il Guardasigilli ha aperto il tavolo di discussione sul disegno di legge del Governo finalizzato ai reati di traffico di influenze e abuso d’ufficio: «raccoglieremo nel modo più idoneo le istanze ripetutamente formulate dall’Anci anche in occasione degli ultimi incontri», conclude il Ministero. Ieri pomeriggio si è riunito in Via Arenula il comitato direttivo con il Ministro Nordio e i tre sottosegretari Sisto (FI), Delmastro (FdI) e Ostellari (Lega) e si sono gettate le linee principali del “ddl Nordio” tra qui la questione principale da dirimere: se riformarlo o abolirlo del tutto, il reato dell’abuso d’ufficio si appresta ad essere uno dei temi cruciali per la legislatura di questo Governo targato Centrodestra.



Tra le prime indicazioni emerse dal Ministero di Via Arenula la condivisione di tutti i gruppi di maggioranza in merito ad un disegno di legge «che miri a superare la paura della firma degli amministratori pubblici, sconfiggendo la burocrazia difensiva, dando così forte impulso all’economia». Le istanze dell’Anci e delle associazioni di categorie verranno prese in considerazione ripartendo da quanto spiegato in più occasioni dal Ministro Nordio: «La revisione o l’abolizione del reato di abuso, che paralizza l’amministrazione, è stata chiesta da anni da tutti i sindaci […] È una riforma che serve dal punto di vista economico, perché sblocca la macchina amministrativa».



ABUSO D’UFFICIO ABOLITO O RIFORMATO? DIBATTITO NEL GOVERNO

L’indicazione emersa da Lega e FdI riguarda però una preferenza per la riforma corposa dell’abuso d’ufficio e non la sua piena abolizione, come spiega l’ex Ministra Giulia Bongiorno (responsabile Giustizia della Lega): «Tipizziamolo meglio, sì, ma non abroghiamolo». Le fa eco Andrea Delmastro Delle Vedove, responsabile Giustizia di Fratelli d’Italia: «L’ho sempre detto, modifichiamolo ma non aboliamolo». Più vicino all’idea garantista tout court di Nordio è invece Forza Italia che comunque ha accettato l’accordo di massima del ddl Nord: «ottimo segnale dare seguito al grido d’allarme arrivato da sindaci e amministratori locali di qualunque schieramento politico. Un fatto che denota grande attenzione e rispetto istituzionale. Daremo il massimo contributo e supporto».



Roberto Pella, capogruppo forzista in commissione Bilancio alla Camera, ha presentato la scorsa settimana una doppia proposta di legge per preparare il potenziale flop della riforma Nordio (che resta la strada principale): nella prima si cancella l’abuso d’ufficio, mentre la seconda lascia il reato di abuso d’ufficio solo se viene commesso «consapevolmente» e «arrecando direttamente ad altri un danno ingiusto». L’auspicio di Forza Italia è che nelle prossime settimane «si possano ottenere le risposte che attendiamo da tempo, per un Paese dove fare il sindaco non sia più un mestiere da evitare o da temere, ma una responsabilità in grado di contribuire alla crescita e allo sviluppo dei territori».