Importanti novità in campo welfare: durante il consiglio dei ministri del 31 marzo scorso si è deciso che il congedo parentale passerà da 6 a 9 mesi e sarà esteso anche a chi ha figli fino a 12 anni.
La misura socio-economica prevista dal governo, fa tirare un sospiro di sollievo a molte famiglie, lavoratori e lavoratrici con figli e che, per questo, necessitano di un maggior tempo per il congedo parentale, così da migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro.
Riforma congedo parentale: per migliorare la vita privata dei lavoratori
Il decreto legislativo intende recepire una direttiva europea, la 2019/1158, che ha come finalità quella di conciliare i tempi della vita lavorativa e quelli dedicati alla vita familiare, possibilmente suddividendo equamente le responsabilità tra uomini e donne così da promuovere una parità di genere.
Gli stessi principi con cui si è intervenuti sulla proroga dello smartworking per le famiglie con figli fino ai 12 anni e per i cargiver.
Riforma congedo parentale: formule diverse per tipologia di famiglie
Ci saranno delle differenze in base alla composizione del nucleo familiare e alle ingerenze indivisuali, in particolare:
- Per le famiglie con un genitore solo, l’aumento va da 10 a 11 mesi per congedo parentale;
- Per le famiglie costituite da due genitori, il congedo parentale sale da 6 a 9 mesi ed il livello d’indennità è pari al 30% della retribuzione nella misura di tre mesi mi trasferibili per ciascun genitore. Il periodo totale complessivo è pari a 6 mesi. Si aggiungono a questi altri tre mesi, che però sono trasferibili tra i genitori e fruibili tra loro , con un indennità del 30% della retribuzione.
Rimane il periodo di prolungamento del congedo parentale fino a 3 anni è l’indennità spettante ai genitori del 30% nel caso di figli in condizioni di disabilità grave.
Riforma congedo parentale: Congedo di paternità ed età dei figli
Infine slitta l’età del bambino per cui si può richiedere l’applicazione della misura, l’età dei figli è stata portata a 12 anni di età, mentre prima si poteva richiedere questa misura purché il bambino non avesse superato i 6 anni.
Il congedo di paternità, può essere richiesto per 10 giorni che non potranno essere frazionabili a ore. Può essere richiesto da tutti i padri a partire da 2 mesi precedenti al parto fino ai 5 mesi successivi, e questo anche in considerazione di una eventuale morte perinatale del bambino.
Il congedo di paternità è però una misura aggiuntiva e distinta, che verrà affiancata anche al cosiddetto congedo di paternità alternativo , disciplinato già da tempo dall’articolo 28 del decreto legislativo 151/2001. Questa misura spetta solo nei casi di morte, grave infermità o abbandono del bambino da parte della madre.
Riforma congedo parentale: priorità ai genitori con figli fino ai 12 anni
Come abbiamo detto, questa misura completa la priorità negli accordi di smartworking per chi ha figli fino ai 12 anni e per i caregiver.
La misura guarda a tutti e settore della società lavorativa, anche per le lavoratrici autonome e libere professioniste c’è un’indennità di maternità, anche in caso le donne debbano astenersi dal lavoro per gravidanza a rischio.