Da questo momento in poi i professionisti altamente qualificati aiuteranno l’impresa, attraverso certificazioni, a conoscere il rischio fiscale.
E’ quanto stabilito nel decreto legislativo della riforma Leo sulla cooperative compliance che individua avvocati e commercialisti. Ovviamente questi professionisti avranno anche ulteriori competenze richieste che saranno dettate in un prossimo decreto attuativo che sarà approvato oltre agli altri otto ancora in pancia al Ministero dell’Economia.



Riforma fiscale: riforma sulle imposte rimandata a quando ci saranno le risorse

Nel 2024 ci si occuperà di riscossione e sanzioni e sarà spostato più in avanti l’attuazione dei testi unici sulle imposte, la cui preparazione affidata all’Agenzia delle entrate, era stata data come imminente. Il viceministro Leo infatti ha chiarito: “Ora portiamo avanti gli interventi sui procedimenti. all’inizio del prossimo anno faremo gli interventi su riscossione e sanzioni, poi altre misure che interverranno nel disegno della riforma tributaria. L’ultimo tassello saranno i testi unici sulle imposte, per fare chiarezza su questo magma di interventi, e poi l’ultimo step con la creazione di un codice tributario”. Gli altri interventi sulle imposte come Ires, Iva si faranno quando troveremo le risorse faremo gli interventi.



Riforma fiscale: 42 mila controversie pendenti per la giustizia tributaria

In merito al processo tributario Leo spiega che le controversie pendenti sono circa 42 mila. A queste si aggiungono “10mila nuovi afflussi ogni anno. Dovevamo mettere ordine in questa materia e lo facciamo spingendo molto sulla digitalizzazione, inserendo misure a vantaggio dei contribuenti in una logica di dialogo col fisco, intervenendo per far sì che dove c’è un atto immediatamente esecutivo allora quest’ atto può essere oggetto di richiesta di sospensione al giudice tributario, prevedendo la conciliazione in Cassazione che non era prevista e misure per semplificare il processo”.



Le norme varate hanno l’ambizione di creare un rapporto collaborativo tra contribuente e fisco, ma senza abbassare la guardia per quanto concerne la lotta all’evasione fiscale.
Le imprese che aderiscono possono presentare un tax control framework ed un gruppo di esperti emetterà “una certificazione su questo rischio fiscale che comporta una serie di agevolazioni anche sul versante dell’accertamento: si ridurranno i tempi dell’accertamento, si elimineranno le sanzioni amministrative”.