Prima delle prossime elezioni europee che si terranno a giugno, verrà presentata la nuova riforma costituzionale della giustizia. Questo quanto si legge sul portale online Open, che ha pubblicato alcuni dettagli in merito a quanto deciso in occasione del vertice che si è tenuto ieri a Palazzo Chigi, riguardante appunto la riforma della giustizia.
La novità più rilevante riguarda la separazione delle carriere per i magistrati, ma anche due Csm, il consiglio superiore della magistratura, ed un’eventuale creazione di un altro organo giudicante, leggasi l’Alta Corte, che si esprimerà su requirenti e giudicanti. Indiscrezioni che sono state rese pubbliche dal quotidiano romano Il Messaggero che precisa come all’incontro di ieri vi erano il guardasigilli Nordio nonché il presidente del consiglio Giorgia Meloni, oltre al numero due del ministero della giustizia Sisto, quindi sottosegretari, responsabile della Giustizia dei partiti di maggioranza e infine i presidenti delle Commissioni di Camera e Senato.
RIFORMA DELLA GIUSTIZIA PRIMA DELLE EUROPEE: MANCANO I DETTAGLI
Open specifica che l’accordo di massima sarebbe stato raggiunto fra i presenti anche se restano alcuni dettagli da limare affinchè la riforma della giustizia sia completata, a cominciare dal metodo per eleggere le toghe, che bisognerà ancora stabilire se sarà a sorteggio secco o mediato. In quest’ultima opzione si prevede che i magistrati che si candidano al consiglio superiore della magistratura vengano sottoposti ad una nuova selezione dopo essere stati sorteggiati.
Viene inoltre esclusa l’ipotesi secondo cui la metà dei componenti del Csm venga nominata dal governo, mentre si sta valutando l’idea di aumentare i membri laici dei Consigli, portandoli ad almeno un quarto nominati dal Parlamento. Per quanto riguarda invece la presidenza dei due Csm, potrebbe riguardare il presidente della repubblica, ma non è da escludere che possano essere presieduti uno dal primo presidente della Corte di Cassazione e l’altro dal procuratore generale presso la Corte.
RIFORMA DELLA GIUSTIZIA PRIMA DELLE EUROPEE: COME SARÀ L’ALTA CORTE
Open giudica invece molto concreta l’ipotesi di una istituzione dell’Alta Corte che giudichi i magistrati, un’idea che sarebbe stata ripresa da una bozza stilata in occasione della Bicamerale per le riforme di Massimo D’Alema, da parte del deputato Marco Boato. Nel documento in questione si fa riferimento ad una Corte di giustizia della magistratura, i cui compiti sarebbero i “provvedimenti disciplinari nei riguardi dei giudici ordinari e amministrativi e dei magistrati del Pubblico ministero”.
“La Corte – si legge ancora nella bozza – è altresì organo di tutela giurisdizionale in unico grado contro i provvedimenti amministrativi assunti dai Consigli superiori della magistratura ordinaria e amministrativa”. L’Alta Corte dovrebbe essere costituita da nove membri eletti fra i componenti dai Consigli superiori della magistratura ordinaria e amministrativa. Sono attese novità a riguardo nei prossimi giorni, durante i quali si potrebbe anche pensare ad una modifica dell’articolo 112 della Costituzione, facendo diventare l’azione penale da obbligatoria a discrezionale.