Il rapporto tra il fisco e le imprese italiane non è mai stato floreale. Da un lato l’Erario che lamenta deficit economici per via delle eccessive frodi ed evasione fiscale, dall’altro gli imprenditori che criticano il sistema italiano perché li tartassa di imposte da versare oltre al 50% sul fatturato prodotto in un solo anno.



Prendendo atto ed essendo consci del rapporto ostativo tra le due parti l’Agenzia delle Entrate in occasione di una Audizione presso la Commissione Finanze del Senato ha rivisto la riforma fiscale introducendo delle modifiche più caute per i contribuenti (con la numero 221/2023, numero 1/2024 e numero 13/2024).



Riforma fiscale rivista nel 2024: che cosa cambia?

Gli adempimenti fiscali in Italia sono il più delle volte piuttosto complessi. Tante imposte da versare all’Erario, scadenze nel breve termine e una riforma fiscale sempre più severa. Ma con le ultime modifiche previste per il 2024 l’adempimento collaborativo potrebbe migliorare.

Le prime novità riguardano una minoranza dei requisiti per i soggetti beneficiari, la certificazione del TCF (Tax Control Framework), e il potenziamento dei premi da destinare ai contribuenti più virtuosi.

In parole spicce i requisiti saranno facilitati grazie all’effetto “trascinamento”, ovvero una accettazione più veloce all’entrata in regime per quei gruppi societari che dimostrano di aver adottato un sistema del rischio fiscale integrato e univoco.



Semplificazione burocratica

Ma non è tutto perché nelle modifiche della riforma fiscale 2024 sono previste delle facilitazioni degli adempimenti tributari (grazie al Decreto legislativo numero 1/2024).

Termini di pagamento L’IVA

Una variazione che farà meno piacere agli imprenditori italiani è il pagamento dell’IVA che questa volta andrà versata con un mese di anticipo rispetto a prima (il 16 novembre piuttosto che il 16 dicembre). Naturalmente si fa conto alla liquidazione dell’Imposta percepita nei primi tre mesi dell’anno fiscale.

Dichiarazione dei redditi precompilata

Una delle difficoltà più importanti per le imprese è delegare l’attività. Grazie all’estensione di soggetti che possono compilare la dichiarazione dei redditi precompilata al posto dell’imprenditore (includendo anche i professionisti delle società tra professionisti) ora è possibile affidare questi incarichi a quest’ultimi ottimizzando i tempi.