Oggi è il giorno della fiducia al Senato per il governo guidato da Mario Draghi e il neo primo ministro, nel corso del suo intervento a Palazzo Madama, ha citato anche l’attesa riforma del fisco. L’ex presidente della Bce ha dedicato un lungo passaggio sul tema, chiarendo fin da subito l’obiettivo di procedere una profonda revisione dell’Irpef.
«La riforma del fisco segna in ogni Paese un passaggio decisivo, indica priorità e dà certezze», ha spiegato Mario Draghi al Senato. L’ex presidente della Banca centrale europea ha poi messo in risalto che in passato in Italia si è intervenuti solo cambiando un pezzetto alla volta con «interventi parziali dettati dall’urgenza del momento». Il nuovo esecutivo ha invece l’intenzione di portare avanti una profonda ristrutturazione…
RIFORMA FISCO DI MARIO DRAGHI: COSA FARÀ
Nel corso del suo discorso, Mario Draghi ha messo in risalto che non è una buona idea cambiare le tasse una alla volta, puntando dritto su una riforma del fisco complessiva, importante anche per «rendere più difficile che specifici gruppi di pressione riescano a spingere il governo ad adottare misure scritte per avvantaggiarli». L’economista ha ribadito che serve una visione che richiede tempo e competenza, ricordando la decisione presa negli anni Settanta dal governo italiano di affidare la riforma del sistema tributario ad una commissione di esperti, fra i quali Bruno Visentini e Cesare Cosciani. Tornando sulla revisione dell’Irpef, Mario Draghi ha sottolineato il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo, così da ridurre gradualmente il carico fiscale e preservare la progressività. Una battuta anche sulla lotta all’evasione fiscale: «L’azione di contrasto sarà rinnovata e rafforzata, funzionale al perseguimento di questi ambiziosi obiettivi».