Il Corriere della Sera ha intervistato stamane Alberto Gusmeroli, responsabile fisco della Lega, in merito alla riforma fiscale. Il viceministro dell’economia, Maurizio Leo, vuole ridurre le tasse del ceto medio, chi guadagna dai 50-55 mila euro in su, prendendo risorse anche attraverso imposte in più che dovrebbero pagare le partite Iva e lavoratori autonomi col concordato preventivo biennale. «I principi cardine della riforma fiscale sono tre – precisa l’esponente del Carroccio al quotidiano di via Solferino – semplificazione (siamo fra i Paesi più complicati al mondo e respingenti rispetto agli investimenti esteri); graduale riduzione della pressione fiscale; riequilibrio nel rapporto fra cittadino e fisco».



Sulla possibilità che le aliquote irpef possano ulteriormente ridursi a 2 nel 2025, Gusmeroli sottolinea che: «La delega ha come principio il convergere verso un’aliquota unica, arrivandoci nel rispetto dell’articolo 53 della Costituzione. Il prossimo passo della riforma dipenderà dalle disponibilità di Bilancio, con la priorità di rendere strutturale la riduzione dell’aliquota dal 25% al 23% e il taglio del cuneo fiscale».



RIFORMA FISCO, GUSMEROLI: “LA RATEIZZAZIONE DI NOVEMBRE…”

L’esperto di fisco della Lega precisa che ci sono molte incognite legate a guerre, la crescita, le criticità del bilancio inerenti il Superbonus, ma in ogni caso «Si farà con determinazione tutto il possibile. Con il ministro Giorgetti e il viceministro Leo abbiamo lavorato molto bene nell’elaborazione della delega per la riforma fiscale e sui decreti attuativi: un lavoro di squadra fra governo e parlamento».

Gusmeroli sottolinea come il tema della rateizzazione dell’acconto delle imposte di novembre, spalmate nel periodo gennaio-maggio dell’anno successivo, sia un tema caro alla Lega e allo stesso, ed è entrato in vigore già alla fine dell’anno scorso «e che vogliamo ampliare a novembre 2024 a tutte le attività e a dipendenti e pensionati con altri redditi, con la contestuale riduzione e abolizione della ritenuta d’acconto dal 2025 per un milione di professionisti. È la prima volta in 50 anni che le imposte non si pagano in anticipo ma ad anno concluso e reddito guadagnato».



RIFORMA FISCO, GUSMEROLI: “LE TASSE SI POSSONO ABBASSARE PER TUTTI”

Il quotidiano di via Solferino chiede comunque se Gusmeroli sia scettico sul taglio delle tasse per il ceto medio «Io credo fortemente che le tasse si possano gradualmente abbassare per tutti. Qualsiasi riduzione equa e che guardi alla crescita è il nostro obiettivo».

Quanto potrebbe aumentare il gettito fiscale nel 2025 dopo il concordato biennale? «Nella relazione al decreto – precisa l’esperto Fisco della Lega – il gettito da concordato è per ora calcolato tecnicamente a zero, ma io credo che sarà consistente e strutturale, sia pure tenendo conto che si tratterà di un aumento graduale. Le finalità del concordato sono da un lato, per le attività economiche, pianificare i pagamenti delle imposte per due anni, consentendo, anche attraverso un processo di semplificazione, di occuparsi maggiormente del loro core business; dall’altro, dare una spinta all’emersione del sommerso. Più sarà alto il gettito da emersione, minori saranno le imposte che pagheranno tutti, dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi».