Il Decreto ha definito la prossima riforma Irpef 2025 confermando le nuove regole IRES, la semplificazione fiscale per le imprese e la deducibilità massima dei redditi ricavati dal lavoro dipendente.
Il primo cambiamento fiscale del 2025 è basato sul principio di onnicomprensività tra il lavoro dipendente e quello autonomo. Nello specifico i benefit e i proventi che saranno ricavati dal lavoro autonomo, saranno – al netto dei costi affrontati per l’attività – rilevati allo stesso modo.
Riforma Irpef 2025: cosa cambia in riforma?
La riforma Irpef 2025 conferma dunque il cosiddetto “principio di cassa“. Il nuovo meccanismo in manovra infatti, prevede che il reddito degli autonomi terrà conto della differenza fra tutti i valori e le somme percepite inerenti all’attività professionale o artistica in essere e l’importo complessivo dei costi affrontati nello stesso periodo d’attività.
La differenza con oggi sta nel reddito proveniente sempre dall’attività di professioni e arti su cui viene conteggiata la differenza tra il totale dei compensi in natura oppure in denaro (anche percepito come partecipazione agli utili) e i costi affrontati nello stesso periodo nell’esercizio della professione o dell’arte.
Rimborsi sui costi affrontati
Non formeranno in alcun modo il reddito i costi che sono stati sostenuti a fronte di un incarico o delega addebitata al committente, o l’eventuale riaddebito per dei costi sostenuti per un utilizzo comune (anche in modo promiscuo) di alcune unità immobiliari comuni.
I costi affrontati per via di un incarico affidato al committente, non saranno considerati come compensi in natura a favore del professionista.
Deducibilità da lavoro dipendente
Novità anche sulla deducibilità da lavoro dipendente, i cui contributi pagati ai Fondi Integrativi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) godono del benefit fiscale entro un limite massimo di 3.615,20€ (valido soltanto per gli iscritti all’Anagrafe dei fondi sanitari integrativi) e per chi opera seconda il meccanismo di solidarietà e mutualità tra gli iscritti.
Un’altra novità fiscale riguarda l’esclusione dei premi e dei contributi previdenziali pagati dal datore di lavoro a favore dei componenti familiari che risultano “fiscalmente a carico” dei suoi dipendenti (pur essendoci eventuali polizze contro il rischio di non autosufficienza).
Semplificazioni IRES per le imprese
A parte i cambiamenti previsti dalla riforma IRPEF 2025, anche l’IRES va a vantaggio delle imprese, il cui fisco introduce delle nuove semplificazioni diminuendo il doppio binario tra i valori fiscali e contabili, come ad esempio riguardanti la valutazione di servizi o forniture ultrannuali, opere infrannuali e sopravvenienze attive. Ma non solo, vige lo stesso principio anche su:
- Interventi straordinari;
- Affrancamento straordinario delle riserve;
- Riporto delle perdite negli interventi straordinari;
- Scissione per scorporo;
- Conferimenti di imprese e di partecipazioni e delle potenziali minusvalenze e plusvalenze e liquidazione ordinaria.