LE PAROLE DI NISIIN
Tiziana Nisini, sottosegretario al Lavoro, come riporta arezzonotizie.it, ha detto che “Quota 41 è il nostro obiettivo. Aiuteremmo così 800mila lavoratori ad andare in pensione. Qui non si parla di privilegi ma sacrosanti diritti.
Bene le parole del segretario della Cisl, Luigi Sbarra durante il Meeting di Rimini che vanno nella nostra stessa direzione. Lavoriamo insieme per abolire la Fornero e rendere strutturali le nostre proposte per il bene del paese”. A proposito delle parole di Sbarra, Il Dubbio riporta le seguenti: “Molti sosterranno che cambiare le pensioni impatta con questioni di sostenibilità economica; noi diciamo che c’ è anche il tema della sostenibilità sociale”. Intanto il Segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, come riporta sassilive.it, ricorda che “sulla tutela del potere di acquisto di salari e pensioni non ci possono essere divisioni” e si aspetta pertanto che il nuovo Governo prosegua in tal senso sulla direzione intrapresa dall’attuale Esecutivo.
IL TIMORE DI GHISELLI SULLA RIFORMA PENSIONI E FISCALE
Intervistato da “La Repubblica” il neo Presidente Civ (Consiglio Indirizo e Vigilanza) Inps Roberto Ghiselli, già Segretario Confederale della Cgil, coglie con favore l’impulso della Lega sulla riforma pensioni Quota 41 già nel 2022 ma mette in guarda sulla possibilità di rottamazione delle cartelle che metterebbe invece a rischio il sistema previdenziale globale. Andando con ordine, l’ex sindacalista valuta positivamente la proposta sulla Quota 41 per evitare la riforma pensioni della Fornero.
«Ogni proposta previdenziale va fatta con equilibrio. Però quando si valuta l’impatto di misure come quota 41 o l’anticipo a 64 anni si deve prevedere che solo una quota degli aventi diritto poi aderisce: per quota 100 è stato il 40%. Per la componente contributiva di ogni anticipo non si tratta di spesa extra, ma solo di un anticipo di spesa», spiega a “Rep” Ghiselli, invocando però cautela per le ipotesi fiscali di rottamazione e decontribuzione. Secondo l’ex sindacalista, «Nessuno pensa mai che la rottamazione non riguarda solo le cartelle fiscali, ma anche quelle contributive. Nel biennio 2020-2021 l’Inps ha dovuto far cancellare 14miliardi di contributi previdenziali rottamati, dovuti per lo più ad imprese. Certo poi lo stato ripiana e nessuno perde la pensione, spiega a la Repubblica. Ma prosegue, se ci fosse un condono tombale salterebbe il sistema, le pensioni in essere rischierebbero un taglio». (agg. di Niccolò Magnani)
LE PAROLE DI SBARRA
A margine del Meeting di Rimini, come riporta Ansa, Luigi Sbarra ha spiegato che “Quota 41 può essere un grande obiettivo a prescindere dall’età: dobbiamo negoziare misure importanti per allargare l’area della quattordicesima mensilità: in una parola sulle pensioni vogliamo un tavolo di confronto complessivo con l’attuale Governo e con il futuro Governo”.
Il Segretario generale della Cisl ha aggiunto: “Noi ci confronteremo con tutti per raggiungere risultati prima della fine dell’anno perché sappiamo che dal primo gennaio, superata questa finestra di flessibilità di quota 102 si ripropone per i lavoratori e le lavoratrici italiane l’odioso scalone della Legge Fornero che porta l’età del pensionamento di vecchia a 67 anni. Questa è una grande priorità che vogliamo affrontare con le forze politiche, con l’attuale e con il futuro Governo”. Secondo quanto riporta Ile Sole 24 Ore, un altro tema che Sbarra vorrebbe discutere è quello relativo all’estensione della platea di beneficiari della quattordicesima.
LE PAROLE DI PAGLINI
Il Segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini si appella ai partiti in vista delle elezioni, evidenziando, tra le altre cose, che “l’Italia ha bisogno di giustizia ed equità a partire dalla tutela delle pensioni più basse, non con promesse propagandistiche, ma attraverso certezza del recupero del potere di acquisto e un sistema previdenziale che rimuova squilibri ed eccessi finora mai presi per mano”.
Secondo il sindacalista, “in sostanza, questo Paese ha bisogno di responsabilità verso le future generazioni, che significa responsabilità verso il proprio futuro e la capacità di cambiare e di uscire dalla politica urlata e demagogica. Il nostro Paese ha bisogno di tutto quello che negli ultimi trent’anni non ha avuto, ovvero di politici che, come amava dire De Gasperi, ‘cerchino di promettere un po’ meno di quello che pensano di realizzare se vincessero le elezioni’”.
RIFORMA PENSIONI, LA POSIZIONE DELLA CGIL DI LECCO
La Cgil di Lecco spiega che “in merito al sistema pensionistico (Riforma Fornero) occorre dire che esso non è socialmente sostenibile, perché rimanendo al lavoro oltre certi limiti di età si mette a rischio la propria incolumità, con conseguenze drammatiche in termini di infortuni sul luogo di lavoro (dai dati emerge che è l’incidenza di mortalità più alta rispetto al numero di occupati per fascia d’età riguarda i lavoratori over 65), dall’altra rappresenta un forte ostacolo al ricambio generazionale”. Come riporta lecconotizie.com, secondo il sindacato, “è necessario prima di tutto superare le storture introdotte dalla Legge Fornero, non con provvedimenti temporanei e marginali come ‘Quota 100’, che ha interessato un numero di lavoratori molto inferiore a quello previsto”.
LA RICHIESTA DI SEPARAZIONE TRA PREVIDENZA E ASSISTENZA
Per la Cgil di Lecco, occorre riformare “complessivamente il sistema, prevedendo il pensionamento con 41 anni di contribuzione per tutti a prescindere dall’età e una flessibilità in uscita (pensione di vecchiaia) a partire da 62 anni d’età anagrafica”. Intanto, in un articolo pubblicato sul sito del Sole 24 Ore viene ricordata da Claudio Testuzza l’importanza di “portare avanti la differenziazione fra quota pensionistica e quota assistenziale. Obiettivo sempre richiesto da tanti ma mai volutamente attuato. Vedremo cosa potrà fare il nuovo Governo sfruttando, verosimilmente, la Legge di bilancio per il prossimo anno”. Viene quindi ricordata quella che è una delle richieste della piattaforma sindacale unitaria: la separazione tra spesa assistenziale e previdenziale.
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