LA COMPLESSITÀ DELLA RIFORMA DELLE PENSIONI

Paolo Longoni, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, durante il webinar “Il miraggio della pensione, un riordino è d’obbligo fra le mille opzioni di un sistema caotico” ha evidenziato, come riporta pupia.tv che “il tema della riforma delle pensioni è tradizionalmente caratterizzato da un’obiettiva complessità.



Una sciarada tra quota 102, opzione donna, finestre di uscita, lavori usuranti, aspetti retributivi e contributivi, che ne fanno un ginepraio. Bisogna evitare che il pensionamento si trasformi in una sciarada da ‘Settimana Enigmistica’. Le riforme da Dini a Fornero hanno pensato alla sostenibilità del sistema. Ma a quale prezzo? Da un lato serve semplificare, ma d’altra parte occorre preservare le prestazioni possibili evitando che diventino un peso insostenibile per la società. Le pensioni sono una componente importante in un Paese con un’età media elevata come il nostro. Sono anche influenzate in parte dal tema del lavoro. Il lavoro si incentiva con lo sviluppo non con le leggi”.



CONFINDUSTRIA NON CONVINTA DAL BONUS PENSIONI-LAVORO

Non convince appieno i sindacati, trova la ferma critica di Confindustria: stiamo parlando del bonus 200 euro inaugurato dal Governo nell’ultimo Decreto Aiuti, valido per pensioni e lavoratori.

In attesa di una piena riforma pensioni 2022-2023, il bonus prova a “tamponare” le difficoltà degli italiani davanti al rialzo dei prezzi con l’inflazione alle stelle dall’inizio della guerra: dal mondo degli industriali però l’opzione valutata dal Governo non convince affatto, «Del nuovo decreto del governo non ci convince la parte relativa al fatto che si affrontano i temi più importanti con i bonus e le una tantum. Noi abbiamo proposto degli interventi strutturali perché riteniamo che sia il momento per intervenire in questo modo sui gap decennali del Paese», ha spiegato Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, prima dell’assemblea di Federalimentare in corso alla 21/ma edizione di Cibus. Stamane il leader della Cisl Luigi Sbarra spezza una lancia per il Dl Aiuti anche se ritiene fondamentale convocare al più presto un tavolo tecnico per capire come far funzionare la prossima misura: «è un primo significativo intervento che va nella direzione da noi auspicata. C’è un primo forte intervento per l’emergenza, ora dobbiamo negoziare un nuovo patto sociale per crescita, sviluppo e lavoro». (agg. di Niccolò Magnani)



LE PAROLE DI LANDINI E FORNARO

Secondo Maurizio Landini, i 200 euro che il Governo ha deciso di destinare ai titolari di redditi fino a 35.000 euro “sono meglio di niente, ma non bastano. Ci vogliono assunzioni per realizzare i progetti del Pnrr e creare occupazione stabile, non precaria”.

Per il Segretario generale della Cgil, “la redistribuzione è una cosa necessaria. Non è giusto e non è accettabile che il lavoro dipendente e le pensioni siano tassati più delle rendite finanziare”, quindi “si deve modificare il livello di prelievo sistema fiscale”. Il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera Federico Fornaro evidenzia invece che “28 milioni di italiani troveranno sulla loro busta paga e nelle pensioni di luglio una risposta concreta e tangibile ai crescenti problemi derivanti dall’aumento dei prezzi. L’aumento al 25% sugli extraprofitti rappresenta poi un segno della volontà di andare a prendere risorse a chi in questi mesi ha guadagnato oltre misura ed è giusto che contribuisca al sostegno di chi è maggiormente in difficoltà”.

LE PAROLE DI TURCO (M5S)

Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, spiega ad Adnkronos che “continueremo a stare al governo ma a lottare per l’interesse dei cittadini e delle imprese. Chiederemo con forza la riduzione del cuneo fiscale, perché non ci accontentiamo della misura una tantum a favore dei salari bassi e delle pensioni, chiediamo una misura strutturale di adeguamento dei salari all’andamento dell’inflazione.

Continueremo a chiedere con forza uno scostamento congruo di bilancio per fronteggiare un calo del Pil stimato intorno al 4%. Ci attendiamo delle risposte quanto prima. Le abbiamo avute negli ultimi due decreti approvati, con molti provvedimenti targati M5S. Ma noi chiediamo ancora di più”. Inoltre, evidenzia Turco a proposito delle dichiarazioni del Premier Draghi sul superbonus al 110%, M5s “si opporrà a qualsiasi smantellamento di tutte quelle misure che hanno funzionato e permesso al Paese di uscire dalla crisi economica post-pandemica, tra cui il superbonus”.

RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI GESMUNDO (CGIL)

Pino Gesmundo, Segretario generale della Cgil Puglia, intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno spiega che il suo sindacato “denuncia da tempo la difficoltà di costruirsi una carriera previdenziale.

Per questo diciamo che la riforma delle pensioni penalizza soprattutto territori come la Puglia e il Mezzogiorno, se non prevede misure di sostegno soprattutto per i giovani e le donne. In Puglia l’importo medio delle pensioni al lordo è di 1000 euro che si abbassa a 800 per le pensioni di vecchiaia e a 700 per gli autonomi”. Un’analisi del Centro studi della Cgil sulle pensioni erogate nella provincia di Sondrio, come riporta teleunica.com, conferma intanto che per le donne “le disuguaglianze che caratterizzano la carriera lavorativa si specchiano anche sulle prestazioni pensionistiche.

RIFORMA PENSIONI, LE PROPOSTE DELLA CGIL

“L’importo medio lordo mensile degli assegni in Valtellina e Valchiavenna, aveva già rilevato Cgil, per il settore privato è il più basso della Lombardia con una media di 868,39 euro, 245 euro meno della media regionale”, è la conclusione dell’analisi sindacale. Tra l’altro la Cgil, come riporta l’Ansa, ha realizzato uno studio anche sulle pensioni nelle Marche, dalla quale emerge che il 62,6% degli assegni è inferiore ai 750 euro mensili, con una prevalenza delle componente femminile (il 76,6% del totale) in questa fascia di importo. Anche per questo Emilio Cerri, Segretario generale dello Spi-Cgil Marche, “propone, oltre al contrasto alla precarietà e alla riforma delle pensioni, ‘l’innalzamento e l’estensione dei benefici della quattordicesima’”.

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