Riforma pensioni 2022: fuori dal Def

La riforma pensioni 2022 non è stata minimamente accennata nel documento di economia e finanza (Def), presentato il 7 aprile scorso a palazzo Chigi. Da allora molte ipotesi si sono fatte avanti, tra chi spera in una manovra che possa dare una sterzata alle aspettative dei sindacati e delle parti sociali, e chi invece crede che la riforma delle pensioni 2022 sarà introdotta nella nota di aggiornamento di settembre 2022, la NaDef.



Riforma pensioni 2022: il merito della Commissione Lavoro al Senato

Fatto sta che le commissioni parlamentari come riporta Il Sole 24 ore, nel pronunciare i pareri di merito sul def, come la Commissione Lavoro di Montecitorio, ha avanzato una prima valida proposta: quella del riscatto gratuito della laurea e della pensione di garanzia per i giovani.



E pure la commissione ha posto l’accento sulla flessibilità in uscita con l’obiettivo di superare definitivamente la riforma pensioni della Fornero e con un occhio di riguardo alle donne, a cui già il Ministro Orlando aveva pensato, proponendo di rendere struttura abile Opzione Donna.

Riforma pensioni 2022: priorità in ordine gerarchico

Ma la commissione lavoro alla camera anche esplicitamente richiesto un’anticipo rispetto all’età pensionabile prevista dalla riforma pensioni della Fornero, che subentrerebbe qualora il governo Draghi decidesse di non affrontare la riforma a causa del conflitto in Ucraina e delle conseguenze che si sono abbattute sull’economia italiana ed europea: dal caro carburanti ed energia, oltre che al boom dei generi alimentari e alla crisi del settore primario.



A dire il vero, le buone intenzioni c’erano tutte: il governo si era già proposto di superare la riforma pensioni della Fornero e, proprio in quest’ottica aveva deciso di abolire quota 100 per attuare una riforma che fosse maggiormente equa e che assecondasse le proposte delle classi sociali, ma l’acuirsi della crisi economica e la stagflazione, hanno reso impossibile l’introduzione delle proposte nel Def, nonostante le trattative che si sono susseguite nei mesi. La guerra in Ucraina infatti ha cambiato le ingerenze del paese. La parola d’ordine adesso è “priorità in ordine gerarchico”.