Per quanto riguarda la riforma delle pensioni 2022, questa, come abbiamo visto, concerne l’introduzione di quota 103 che andrà a sostituire in tutto quota 102. Eppure quota 103 che, inizialmente, sarebbe servita ad una platea di 48.000 lavoratori, per una spesa complessiva di 750 milioni di euro e non di un milione di euro come previsto inizialmente. In realtà interesserà una platea decisamente minore: circa un terzo rispetto a quanto previsto inizialmente. La spesa complessiva dunque passa da 750 milioni a 256 milioni di euro.



Riforma pensioni 2022: di quanto saranno aumentate le minime?

Ma il governo ha deciso infatti di intervenire nella riforma pensioni 2022 e impiegare altri 210 milioni di euro per innalzare le pensioni minime da 523 euro a 570 euro al mese. Una proposta che fa contenti tutti tranne i componenti della maggioranza di forza Italia che invece vorrebbero le pensioni minime almeno a 600 euro di assegno mensile. Parliamo sempre di pochissimo, tuttavia la legge di bilancio che ancora al vaglio della camera, sta già vedendo ulteriori modifiche che vanno in questo senso. I binari per l’incremento per le pensioni minime infatti vede un accrescimento dell’8,7% e il risultato è appunto quello di innalzare di quasi 50 euro al mese.



Forza Italia invece vorrebbe rafforzare la misura con un innalzamento di almeno 70 euro che sarebbero soltanto l’inizio verso le pensioni minime a 1000 euro al mese, sponsorizzate da Silvio Berlusconi ma anche da Giorgia Meloni.

Riforma pensioni 2022: Forza Italia vuole le minime a 1000 euro al mese

Va considerato infatti anche il taglio alle perequazioni delle pensioni di importo elevato superiore cioè a 2860euro mensili, con questo taglio lo stato risparmierebbe un miliardo e mezzo.
E in effetti le pensioni si devono adeguare sulla base di un indice perequativo che segue la base relativa all’inflazione che quest’anno è stata sempre superiore al 6%, e questo prevederà un incremento per l’anno prossimo per tutti gli importi pensionistici. Solitamente l’innalzamento della perequazione delle pensioni viene effettuato con l’introito dell’IVA che, in periodo di inflazione aumenta. Ma il taglio delle perequazioni in questo caso servirà ad innalzare le pensioni minime.



Per questo motivo il governo ha deciso di aumentare Il tesoretto di 210 milioni utile in questo senso fino a 400 milioni di euro.