L’OBIETTIVO DELLA CGIL

Ivano Bosco, Segretario regionale dello Spi-Cgil della Liguria, in un’intervista all’edizione genovese di Repubblica in vista del primo maggio spiega che “obiettivo della Cgil, attraverso il valore di chi lavora e di chi ha lavorato, dev’essere quello di ripacificarlo e unirlo.



Peraltro veniamo da un’elezione del Capo dello Stato in cui la politica non ha certo dato un grande esempio. E poi questo presente così complicato, con l’inflazione che rialza la testa e i prezzi di energia e materie che vanno fuori controllo. Siamo più deboli e più poveri e questo finisce per incidere inevitabilmente sui salari e sulle pensioni. L’occupazione fatica a riprendersi e, quanto alle pensioni, la riparametrazione è già stata tutta quanta mangiata dagli aumenti. Tutto questo genera sofferenza, soprattutto in Liguria, la regione con la più alta percentuale di anziani”. “I pensionati in Italia sono sedici milioni, questo significa cultura, memoria. C’è un’azione forte da proseguire e noi lo facciamo concretamente”, aggiunge il sindacalista.



RISCATTO PENSIONI E RENDITE: LE NOVITÀ ONLINE

In attesa di novità consistenti sulla riforma pensioni 2022-2023 che ancora latitano dal fronte Ministero, diverse novità emergono sul fronte del riscatto e della rendita vitalizia per le pensioni del 2021.

Come sottolinea il messaggio Inps n. 1799/2022, sono disponibili online le attestazioni fiscali per i versamenti effettuati fino allo scorso anno per oneri da riscatto pensioni, ricongiunzione e rendita vitalizia: «i cittadini possono recuperarli al seguente percorso, una volta effettuato l’accesso al portale INPS (serve SPID, CNS o CIE): “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Portale dei pagamenti” > “Riscatti Ricongiunzioni e Rendite” > “Entra nel servizio” > “Accedi” > sezione “Pagamenti effettuati” > “Stampa attestazione”», spiega l’Inps. Come noto, le attestazioni certificano a livello fiscale l’importo «da portare in deduzione dal reddito Irpef ed il conseguente risparmio fiscale per il contribuente in occasione della dichiarazione dei redditi», sottolinea il focus di Pensioni Oggi. (agg. di Niccolò Magnani)



PENSIONI, I DATI DEL BILANCIO ENASARCO

Come riporta Teleborsa, “la Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato, con Delibera n. 25/2022, la relazione sulla gestione 2018-2020 dell’Ente nazionale per gli agenti e rappresentanti di commercio (Enasarco) sulla cui attività ha inciso, nel 2021 e all’inizio del 2022, il contenzioso civile sulla validità delle operazioni elettorali riguardanti gli organi”.

Tra i dati forniti c’è da segnalare la riduzione del “numero degli iscritti alla gestione previdenziale, pari a 215.245 unità, contro i 223.429 del 2019. Il totale delle entrate contributive è 1.139,76 milioni (1.194,37 nel 2019). Le prestazioni previdenziali e assistenziali 2019 sono pari ad euro 1.027,38 milioni (+2,6% sul 2018), aumentate, nel 2020, sino a quota 1.039,83 milioni (+1,2%). Le attività patrimoniali sono in aumento, per 7.459,05 milioni (7.272,3 milioni nel 2019)”. Dal momento che le proiezioni del bilancio tecnico 2018-2067 presentano un peggioramento di tutti gli indicatori, “la Corte invita ad una sua nuova elaborazione che indichi i benefici della Miniriforma successiva all’emergenza sanitaria e le eventuali iniziative da assumere”.

LE PAROLE DI GIORGETTI

Intervenendo all’Assemblea di Unioncamere, Giancarlo Giorgetti ha detto che “l’inflazione è problema gigantesco per gli imprenditori e per l’economia reale, causato dall’esplosione dei costi di produzione. È un tema che mi preoccupa molto per l’impatto su salari e pensioni” e anche per questo “sarà al centro della politica nei prossimi mesi”.

Il ministro dello Sviluppo economico, come riporta Adnkronos, ha anche spiegato che l’inflazione “non arriva dall’enorme quantità di moneta messa in circolazione, ma dal fatto che aumentano i fattori di produzione come energia e materie prime”. Tutto questo ovviamente porta a “una richiesta di adeguamento di salari e pensioni”. E questo, secondo Giorgetti, sarà “un problema per la classe politica, perché non possiamo pensare di ripristinare l’indicizzazione e la scala mobile che peraltro è stata al centro di un referendum, ma questo tema si pone. Un disastro economico che diventa sociale che diventa politico” a cui contrapporre “fiducia nelle nostre capacita e nei nostri mezzi”.

RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI LANDINI

Il Segretario generale della Cgil Maurizio Landini, come riporta centropagina.it, ha detto che “stiamo chiedendo che l’Italia si batta per cambiare anche le logiche europee del patto di stabilità, perché è necessario che in tutta Europa ci si renda conto che l’austerità va superata, dall’altra parte c’è bisogno di fare un provvedimento, con uno scostamento più ampio dei 5 miliardi previsto, perché l’aumento delle bollette, l’aumento dei prezzi e l’inflazione che si è determinata, stanno determinando una situazione non sostenibile per chi lavora, per chi ha una pensione, per chi deve mandare dei figli a scuola.

È necessario fare dei provvedimenti che vadano in questa direzione che vuol dire in poche parole, trovare la forma e il modo di aumentare il netto in busta paga e nelle pensioni per poter arrivare alla fine del mese”.

LE RICHIESTE DELLA CGIL

Restando in casa Cgil, radiortm.it riporta le conclusioni dell’esecutivo provinciale di Ragusa. Il sindacato evidenzia in particolare che “le risorse e gli obiettivi delle prossime misure contenuti nella bozza di Def non colgono le reali necessità di lavoratori e pensionati. Le risorse individuate (5 miliardi di euro) sono poche per far fronte a misure straordinarie. È necessario uno scostamento di bilancio per il quadro che si sta delineando davanti ai nostri occhi”. Per questo, occorre “aumentare il valore e la platea dei beneficiari della c.d. “quattordicesima” per i pensionati” e “indicizzare, almeno per quest’anno, la detrazione per lavoro e pensioni. Si potrebbe agire già a giugno, incrementando la detrazione secondo le previsioni Istat sull’inflazione”.

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