La presentazione della Nadef era prevista per il 27 settembre ma Mario Draghi ha preferito effettuare una proroga di due giorni. Così giovedì 29 settembre è stata presentata da Mario Draghi l’ipoteca di 40 miliardi che avrebbe garantito all’Italia una linea programmatica per la legge di bilancio 2023 che dovrà essere necessariamente approvata entro il 31 dicembre 2022 per evitare l’esercizio provvisorio.
Al momento di presentare la Nadef però nessuna indicazione sostanziale è stata data ai soldi da impiegare alla Riforma Pensioni, anzi le stime di crescita per l’a e per il paese sono state tagliate con l’accetta e alla riforma pensioni 2022 ci dovranno pensare coloro che l’hanno promesso fino a questo momento: ma dove si troveranno i soldi?
Riforma pensioni 2022: quel “vorrei ma non posso” di Mario Draghi
All’interno della nota di aggiornamento del Def, Mario Draghi ha inserito una misura di 40 miliardi da cui non si sa bene dove trovare i fondi. 35 miliardi servono per far fronte al rincaro energetico che sta piegando famiglie e imprese. Proprio ieri la Germania che ha capito la gravità della situazione che oggi al Consiglio Europeo dell’energia si è schierata contro il Price Cap sul gas, facendo vincere lo scudo tedesco e mandando su tutte le furie il Presidente del Consiglio italiano che sta per cedere il passo a Giorgia Meloni. Draghi infatti chiedeva unità, ma a questo punto ognuno pensa per sé. Però c’è l’Europa che pensa per tutti e infatti da Bruxelles ancora pesa il diktat sulla nuova riforma pensioni 2022 che dovrà essere attuata senza creare un ulteriore peso sui bilanci dello Stato.
Gli altri 5 miliardi invece sarebbero dovuti servire proprio per la riforma delle pensioni, una riforma che Mario Draghi ha preferito saltare quando ha presentato il documento di Economia e Finanza il 7 aprile 2022 per causa del conflitto in Ucraina appena cominciato. A sopresa anche nella nadef non ci sono indicazioni precise sulla riforma pensioni 2022, che a questo punto dovranno risolvere coloro che sono saliti al governo. E nel giro di un mese, vale a dire entro fine ottobre.
Riforma pensioni 2022: come verrà attuata con Giorgia Meloni?
Ma questa scelta è stata evitata proprio perché non si conoscevano gli sviluppi del conflitto e quindi gli eventuali effetti collaterali sull’economia. Adesso è abbastanza chiaro che l’economia italiana andrà in recessione. Senza neanche l’approvvigionamento dal nord stream l’inverno sarà freddo e soprattutto le bollette scottano.
Tuttavia da parte dei partiti politici resta ancora la priorità di intervenire sul fronte delle pensioni senza che, a causa dell’incertezza politica di Mario Draghi, subentra nuovamente la legge Fornero. Non può permetterselo Fratelli d’Italia, il cui esponente Maurizio Leo recentemente ha invocato nuovamente la volontà di entrare nel vivo della discussione sulla riforma pensioni. Da Fratelli d’Italia c’è tutta la volontà di intervenire sul fronte della riforma pensioni e soprattutto di farlo per non tornare alla riforma pensioni della Fornero che creerebbe un enorme problema per gli italiani.
Riforma pensioni 2022: tutti i soldi che servono
Andare in pensione a 67 anni considerato troppo ormai da molte persone molte categorie di lavoratori. Sicuramente quello che bisogna fare è trovare comunque i soldi:
- Ad esempio servono 8,5 miliardi di euro per indicizzare le pensioni, ma sappiamo già che nel primo trimestre l’aumento del gettito dell’IVA ha generato 10,1 miliardi in più.
- Servono altre 5 miliardi per il rinnovo del contratto del pubblico impiego.
- 4,5 miliardi per lo sconto contributivo del 2% a carico dei dipendenti fino a 35 mila euro di reddito annuo,
- 2 miliardi di euro di spese indifferibili.