LA RICHIESTA DELLA FILLEA-CGIL

La notizia della morte di un 72enne, impegnato in alcuni lavori in un palazzo di Lecce, crea ancora sgomento e apre una riflessione legata ai temi di riforma pensioni. Simona Cancelli, Segretaria generale della Fillea-Cgil di Lecce, come riporta collettiva.it, evidenzia che si tratta di “un evento ancor più inaccettabile conoscendo l’età della vittima: associare la parola lavoratore a una persona di 72 anni è davvero difficile.



A quell’età bisognerebbe godersi il riposo dopo una vita di sacrifici. I numeri sugli infortuni che riguardano lavoratori over 55 pone anche la grande questione sull’opportunità di anticipare l’età pensionabile per lavori particolarmente usuranti, come quelli che si svolgono nel settore delle costruzioni. Così come l’incremento massiccio di infortuni tra il 2021 e il 2022 fotografa l’insostenibilità di un sistema che ancora non dimostra molta attenzione alla sicurezza sul lavoro, fino a scaricare sui lavoratori il costo della ripresa economica”.



L’ALLARME DELLO SPI-CGIL

L’edizione umbra della Nazione riporta l’allarme dello Spi-Cgil di Foligno a proposito del livello delle pensioni, che in questo periodo devono fare i conti con un aumento molto alto di inflazione e bollette energetiche. “A Foligno, dove i pensionati costituiscono ben il 37% dei contribuenti totali, avendo superato il numero di 15 mila, solo le pensioni di anzianità vedono con 1.444 euro lorde mensili un reddito leggermente superiore alle già basse pensioni, presenti a livello nazionale, e tre quarti dei pensionati, cioè oltre 10mila pensionati folignati, che percepiscono meno di 1000 euro al mese”, spiegano dal sindacato dei pensionati, evidenziando come quest’ultimo dato dipenda dalle pensioni di reversibilità che hanno un importo medio mensile pari a 658 euro (contro la media nazionale pari a 738 euro). Lo Spi-Cgil sottolinea, quindi, che “un numero sempre più consistente di anziani sta scivolando sempre di più sotto la soglia di povertà, che rischia di allargarsi drammaticamente”.



GLI INTERVENTI AUSPICATI PER I PENSIONATI

A inizio settimana si è tenuta l’assemblea annuale di 50&Più Lecco, il cui Presidente Eugenio Milani, come riporta primalecco.it, ha ricordato i due “fattori principali alla base delle nostre richieste: il meccanismo di adeguamento automatico del valore delle pensioni alle variazioni dei prezzi con un nuovo paniere e la diminuzione del prelievo fiscale sui redditi pensionistici”.

Due interventi auspicati da diverse parti in tema di riforma delle pensioni. L’edizione ferrarese del Resto del Carlino riporta invece la notizia della decisione adottata dal Comune di Bondeno per aiutare gli anziani over 65 soli a pagare le rette della casa di riposo. L’amministrazione ha stanziato “complessivamente circa 120 mila euro destinati ad aiutare anziani che da soli, con pensioni minime, non ce la farebbero ad essere assistiti”. “Da parte dell’amministrazione comunale c’è una grande attenzione a questa realtà con la volontà di aiutare chi davvero ne ha bisogno”, ha detto il vicesindaco con delega ai servizi sociali Francesca Piacentini.

RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI FRAGASSI

L’edizione barese di Repubblica riporta la notizia della morte di un operaio di 72 anni avvenuta ieri mattina a Lecce per la caduta durante i lavori di ristrutturazione di un immobile. Secondo Valentina Fragassi, Segretari generale della Cgil di Lecce, “piangere la morte di un pensionato sul luogo di lavoro deve far riflettere sulla condizione degli anziani che raggiungono l’età per ottenere l’assegno previdenziale. Si pone una questione di vera e propria sopravvivenza per chi arriva alla pensione dopo 40 anni di duro lavoro e di colpo si ritrova a fare i conti con lo stato di bisogno. Questa è una condizione che purtroppo riguarda molti cittadini della provincia di Lecce, dove gli assegni pensionistici sono tra i più bassi d’Italia”.

LE RICHIESTE DELLA UIL

Infatti, spiega la sindacalista, “molti pensionati sono quasi costretti a ricorrere a lavori extra, spesso di fortuna. Serve con urgenza un provvedimento che aumenti il potere di acquisto delle pensioni, allargando per esempio la platea dei percettori della cosiddetta 14esima. Lo abbiamo chiesto anche sabato durante la manifestazione a Roma: basta con la politica degli interventi spot e dei bonus una tantum; il Governo pensi ad interventi strutturali”. Il quotidiano riporta anche le dichiarazioni di Salvatore Giannetto e Paola Esposito, rispettivamente segretario generale della Uil di Lecce e della Feneal-Uil di Lecce, secondo cui “non possiamo non gridare tutta la nostra indignazione per un’altra vita spezzata, per l’assurdità di finire uccisi nello svolgimento del proprio lavoro, un lavoro pesante a un’età decisamente inadatta”.

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