LE PROPOSTE PD E M5S PER I GIOVANI

In un articolo pubblicato sul sito del Sole 24 Ore vengono ricordate le proposte dei partiti in vista delle elezioni del 25 settembre per quel che riguarda i giovani. In quello del Partito democratico, “c’è anche il tema delle pensioni: introdurremo una pensione di garanzia, che stanzi fin da subito le risorse necessarie a garantire una pensione dignitosa a chi ha carriere lavorative discontinue e precarie, assicurano”.



Invece, “il programma M5s per i giovani parte dal tema pensioni. Il partito di Conte promette una ‘pensione garanzia giovani’: «Un aiuto concreto a tutti quei giovani con carriere intermittenti che fanno fatica ad avere una pensione». Altro punto è dedicato al riscatto gratuito della laurea: ‘Un incentivo allo studio universitario e un riconoscimento dell’impegno profuso nel percorso di studi in vista dell’attività lavorativa’”. Non sembra esserci invece un riferimento diretto al futuro pensionistico dei giovani nel programma del centrodestra, né in quello del Terzo polo.



BONELLI VS BERLUSCONI SULLA RIFORMA PENSIONI

Intervenendo alla presentazione del programma congiunto di Verdi e Sinistra Italiana, il leader di Europa Verde Angelo Bonelli ha punzecchiato il programma del Centrodestra in merito alla riforma pensioni 2022-2023, quantomeno nella parte proposta da Silvio Berlusconi con Forza Italia in merito al rialzo delle minime a 1000 euro. «La questione della crisi climatica viene taciuta, viene portata avanti come un brand. penso anche a chi propone di alzare le pensioni a 1000 euro e poi Cetto La Qualunque che rialza a 2000 euro», spiega Bonelli nel quartier generale dei “cocomeri”.



Nel programma di Sinistra Italiana ed Europa Verde invece, i soldi risparmiati dalla spesa per le pensioni devono essere immessi sulle politiche ambientali: «facciamo una proposta programmatica: puntare all’80% di rinnovabili nel 2030 significa lavorare per costruire auto-sufficienza energetica». Ieri a “Il Giornale” Berlusconi ha però confermato la proposta sull’aumento delle pensioni minime, «di anzianità o invalidità fino ai 1000 euro, anche per chi, come le nostre mamme e le nostre nonne, ha lavorato per tutta la vita per la famiglia».

LA NOTA DELL’INPS

L’Inps, come riporta Ansa, ha reso noto di avere “registrato oltre 200mila accessi dal lancio del Consulente digitale delle pensioni, con una crescita di quasi il 10% delle domande di quattordicesima e di oltre il 20% sui supplementi di pensione”, agevolando anche “il riconoscimento di diritti inespressi”.

In una nota, l’Istituto ha spiega toche “con il nuovo applicativo, l’Inps individua i potenziali fruitori delle integrazioni, proponendo ai pensionati interessati un percorso semplice per la verifica dei requisiti necessari e per la presentazione dell’istanza”. In questo modo può “raggiungere proattivamente quanti avrebbero diritto a un’integrazione del proprio trattamento, estendendo l’area delle tutele”. Per promuovere il servizio Inps ha avviato una campagna comunicativa multicanale, anche sui social network, con “post mirati che hanno raggiunto oltre 500.000 persone, offrendo ai cittadini una panoramica sul servizio, sui meccanismi di funzionamento, sulle potenzialità e sui benefici collegati”.

LE PAROLE DI PREIONI

Come riporta Ansa, Alberto Preioni, capogruppo della Lega al Consiglio regionale del Piemonte, scriverà “una lettera al direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate per rimettere sul tavolo la questione della tassazione delle rendite che riguarda da vicino migliaia di lavoratori, soprattutto della provincia del Vco”.

Infatti, “l’Agenzia delle Entrate rivendica una tassazione del 27% anziché al 5%, come eseguito finora, in relazione ai capitali legati al secondo pilastro e, in alcuni casi, anche alla rendita pensionistica”. Questo per via di “una serie di malintesi burocratici, a livello di interpretazione, tra le Entrate e i dettami del decreto legge legato alla ormai famosa voluntary disclosure, ovvero lo strumento che il fisco mette a disposizione dei contribuenti per regolarizzare la propria posizione. Un nodo dunque assolutamente da risolvere e che crea tensioni, valutato che chi ha lavorato duramente in Svizzera per una vita, invece di godersi la pensione rischia di venire derubato dei risparmi di anni e anni di fatiche regolarmente denunciati e tassati”.

RIFORMA PENSIONI, L’ANALISI DI PERFETTO

Secondo Claudio Maria Perfetto, una riforma delle pensioni “sostenibile in termini finanziari (rapporto ‘spesa pensionistica/Pil’) non ci vuole molto tempo per farla. Basterebbero meno di 20 giorni. È sempre possibile trovare un compromesso per consentire ai lavoratori l’accesso alla pensione senza compromettere i conti pubblici: basterebbe applicare penalizzazioni, applicare il sistema di calcolo interamente contributivo, riducendo l’importo pensionistico”. Non ci vorrebbe molto tempo anche per avere “una Riforma Previdenziale sostenibile in termini ‘fisici’ (rapporto ‘lavoratori attivi/pensionati’)”. Tuttavia, l’andamento demografico non lascia “spazio al compromesso: è necessario innalzare progressivamente l’età anagrafica per andare in pensione”.

IL RITORNO INEVITABILE ALLA LEGGE FORNERO

Dunque, spiega Perfetto a pensionipertutti.it, non ci sarà tempo per il nuovo Governo di evitare il ritorno alla Legge Fornero dal 2023, visto che essa “tiene conto della componente demografica, e pertanto garantisce nel tempo la sostenibilità del Sistema Previdenziale sia dal punto di vista ‘fisico’ che da quello finanziario”. Ci si dovrà, quindi, limitare “a prorogare l’Ape Sociale e l’Opzione Donna – che non impattano in modo significativo sui conti pubblici – e con molta probabilità verrà attuata la Proposta Tridico (anticipo della quota contributiva della pensione a 63 anni di età e 20 anni di contribuzione e un importo della quota di pensione contributiva superiore a 1,2 volte l’assegno sociale) in sostituzione di Quota 102 (64 anni di età e 38 anni di contribuzione) che scadrà il 31/12/2022.

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