RIFORMA PENSIONI, L’ANALISI DI FUBINI

In un articolo dedicato allo scudo anti-spread varato dalla Bce, Federico Fubini evidenzia che un Paese che ne voglia usufruire “non dev’essere sottoposto a una procedura di Bruxelles per deficit eccessivo. O almeno deve darsi da fare per uscirne. Ciò non sembra rilevante oggi dato che il Patto di stabilità resta sospeso, invece lo è: da mesi la Commissione Ue sta chiedendo all’Italia (anche con Mario Draghi premier) di ridurre la spesa pubblica in proporzione alle dimensioni dell’economia e su questo punto può ancora aprire una procedura. Se dunque la revisione delle pensioni in autunno fosse fatta con i costi di ‘Quota 100’ nel 2018, allora il rapporto fra Roma, Bruxelles e Francoforte entrerebbe in tensione e con esso forse anche la stabilità finanziaria dell’Italia”.



LE PAROLE DI SALVINI E BERLUSCONI

Tuttavia, come riporta Tgcom24, alle misure di riforma delle pensioni guardano già i leader del centrodestra. Matteo Salvini, intervenendo al Tg1, ha infatti detto che “il centrodestra sarà compatto sulla riforma delle pensioni, perché il primo gennaio ritornerebbe la scellerata legge Fornero. La proposta della Lega che offriremo a tutto il centrodestra è quota 41”. Silvio Berlusconi, invece, intervistato dal Tg5, ha spiegato che “nel nostro programma c’è l’aumento delle pensioni, tutte le nostre pensioni, ad almeno 1.000 euro al mese per 13 mensilità, c’è la pensione alle nostre mamme che sono le persone che hanno lavorato di più alla sera, al sabato, alla domenica, nei periodi delle ferie e che hanno diritto di avere una vecchiaia serena e dignitosa”.



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