LE PAROLE DI PROIETTI
Domenico Proietti torna a chiedere misure di riforma delle pensioni all’insegna della flessibilità, evidenziando che “il sistema previdenziale italiano è iniquo e tratta i cittadini come numeri di una tabella valutando le pensioni solo come un mero costo, ma le pensioni sono un investimento sociale, sono un diritto per i lavoratori e le lavoratrici. Bisogna intervenire subito per dare più flessibilità in uscita e maggiore equità al sistema previdenziale”.
Intervistato da pensionipertutti.it, il Segretario confederale della Uil spiega che “le risorse per ripristinare una piena flessibilità ci sono serve solo la volontà politica per reperirle”. Basta pensare “che in Italia ogni anno a causa dell’evasione contributiva c’è un mancato gettito di oltre 11,6 miliardi”. “Propedeutica ad ogni azione è la necessità di fare chiarezza sui conti previdenziali procedendo ad una seria e ponderata separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale, seguendo un principio multidimensionale, per fare finalmente chiarezza sui conti”, aggiunge Proietti.
SINDACATI DA DRAGHI: “INTERVENIRE SUBITO SULLE PENSIONI”
Dai commenti a caldo dei sindacati fuori da Palazzo Chigi si intuisce come il clima nel vertice con il Premier Draghi non sia stato dei più “semplici”: «Il Governo condivide che la priorità oggi è tutelare il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni. E’ chiaro che il nostro giudizio rimane sospeso», ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini uscendo da Palazzo Chigi.
I rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil, il giorno dopo le celebrazioni del 1 maggio, ribadiscono al Governo l’insufficienza degli aiuti varati nel prossimo Dl Aiuti (questo pomeriggio in CdM, ndr): «6-7 miliardi di euro non bastano», sostengono in coro Landini, Bombardieri e Sbarra, «Dopo le richieste avanzate dai palchi del primo maggio, oggi il governo ci ha incontrati. Noi abbiamo ribadito la necessità di lavorare su salari, lavoro e pensioni contro l’inflazione e il costo dell’energia. Il Governo condivide le nostre richieste e in decreto ne terrà conto», conclude il n.1 della Uil. Ancora Landini, commentando il Cdm odierno, commenta «Abbiamo un governo che ha ottenuto il 95% dei consensi del Parlamento. C’è bisogno dunque che le forze politiche si assumano la responsabilità di uno scostamento di bilancio: è il momento giusto per aumentare le risorse a disposizione di lavoratori e pensionati che devono fare i conti con l’emergenza e la crescita dell’inflazione». (agg. di Niccolò Magnani)
RIFORMA PENSIONI, LE PROPOSTE DI FDI
Fratelli d’Italia ha presentato nei giorni scorsi una sorta di programma di governo che comprende anche temi legati alla riforma delle pensioni. Si ritiene in particolare importante alzare le minime a 1.000 euro al mese, così da incentivare l’economia, soprattutto locale visto che gli anziani spesso acquistano nei negozi di prossimità. Valfredo Porega, fondatore e responsabile nazionale di Pensionati d’Italia, , Dipartimento di Fratelli d’Italia, come riporta lavocedelpatriota.it, spiega che le risorse necessarie per questa misura si possono ricavare abolendo il Reddito di cittadinanza. Andrea de Bertoldi, senatore di FdI, come riporta l’agenzia giornalistica Opinione, evidenzia l’importanza di “intervenire per creare ricchezza anche nel mercato previdenziale quindi nel mondo pensionistico, e ciò può accadere se lo Stato capirà che gli investimenti previdenziali non sono attività speculativa e come tale favorendo il benessere dei pensionati, vanno detassati per garantire migliori pensioni”.
IL BILANCIO DEL FONAGE
Come riporta snachannel.it, “l’Assemblea dei Delegati del Fonage ha reso noti i dati di bilancio relativi all’esercizio al 31 dicembre 2021”, chiusosi con un avanzo di gestione “superiore ai 59 milioni di euro, mentre il rendimento contabile si è attestato al 5,93%”. L’Assemblea dei Delegati “ha, inoltre, approvato all’unanimità una modifica statutaria – che dovrà essere ora sottoposta alla definitiva approvazione della Covip – che prevede l’aumento delle prestazioni in essere e di quelle future, mediante utilizzo di una parte dell’avanzo tecnico, per un importo complessivo di oltre 70 milioni di euro, come proposto dal Consiglio di Amministrazione. Per il Presidente del Fondo Pensione Agenti Professionisti di Assicurazione Francesco Libutti,”il risultato raggiunto premia lo sforzo del Consiglio di Amministrazione e dell’intera struttura del Fondo pensione, al quale è stata restituita una solidità strutturale che permette di pensare con serenità al futuro e, finalmente, mediante l’aumento delle prestazioni agli iscritti, di dare una prima risposta positiva alle loro attese”.
RIFORMA PENSIONI 2022, LE PAROLE DI LANDINI E SBARRA
Intervistato da Tgcom24, il Segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha evidenziato la necessità non solo di intervenire per “aumentare il netto in busta paga e le pensioni”, ma anche di “riforma delle pensioni” e “combattere anche le differenze di genere, le donne stanno pagando un prezzo doppio post pandemia sia sul piano del minor salario che della maggiore precarietà”.
Per Luigi Sbarra, Segretario generale della Cisl, il primo compito che spetta al Governo è “rispondere alla perdita di potere d’acquisto di salari e pensioni”. E per questo “non basteranno i 5 miliardi del Def. Servirà uno scostamento di bilancio, servirà visione ampia sugli interventi”. “Pensioni più eque” vengono richieste da Paolo Pirani, Segretario generale della Uiltec, in un intervento che va a toccare anche la riforma delle pensioni.
RIFORMA PENSIONI 2022, L’ANALISI DI MARINO
Intanto Mauro Marino, in un articolo pubblicato su pensionipertutti.it, evidenzia che “quella delle pensioni è una riforma indispensabile. La riforma pensioni della Fornero, approvata in un contesto storico/economico diverso ha fatto il suo tempo e se non si interviene quest’anno ritorna in tutta la sua rigidità con numeri quasi impossibili da raggiungere. 67 anni per il pensionamento ordinario, 42 anni e 10 mesi gli uomini e 41 anni e 10 mesi le donne per il cosiddetto pensionamento anticipato che è quasi un’offesa per i lavoratori chiamare in questo modo, oltre a tre mesi di finestra sono numeri che con l’aspettativa di vita calata di quasi due anni sono numeri del tutto anacronistici. Urge consentire più flessibilità in uscita, pensare ai giovani, alle donne, ai precoci, agli invalidi”.
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