RIFORMA PENSIONI 2022, LE TESI DI TRIDICO

In un articolo dedicato a Pasquale Tridico, definito “l’arma segreta dei 5 Stelle”, Panorama sottolinea che in tema di riforma delle pensioni il Presidente dell’Inps “non si stanca di ripetere che in Italia ci sono troppe poche persone che lavorano: 23 milioni a fronte dei 34 in Francia, con un numero di abitanti simile. Per cui bisognerebbe regolarizzare ‘almeno 3,5 milioni di lavoratori in nero’ e, ovviamente, alzare gli stipendi.



Mancherebbero all’appello altri 6 milioni di lavoratori, in attesa che fra vent’anni arrivi il boom demografico da assegno unico”. Secondo il settimanale, “che i partiti, già molto indaffarati sulla legge elettorale, si mettano a riformare le pensioni a pochi mesi dal voto è abbastanza improbabile”.

RIFORMA PENSIONI 2022, M5S IN SCIA AL PRESIDENTE DELL’INPS

Per quanto riguarda il Premier Draghi, “che incontra i sindacati con il contagocce, sa perfettamente che tra otto mesi si torna alla Legge Fornero e gli va bene così. Per tutti, ci sarà solo la possibilità di andare in pensione a 67 anni di età o con un’anzianità contributiva di 41-42 anni e 10 mesi. Beppe Grillo invece schiererà il Movimento, in campagna elettorale, sulla proposta di consentire l’uscita in anticipo a 63 anni con la sola quota di pensione contributiva, che poi si completerebbe a 67 anni con quella retributiva”. Una proposta che in realtà è stata formulata da Pasquale Tridico, che appunto, secondo Panorama, è “l’arma segreta del Movimento che era poi tanto segreta”. Vedremo se effettivamente non si raggiungerà un accordo sulla riforma delle pensioni prima delle prossime elezioni.



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