RIFORMA PENSIONI, L’OPZIONE DEL CUMULO
In un articolo pubblicato su Sanità 24, inserto del Sole 24 Ore, viene ricordato che tra le possibilità per anticipare la pensione c’è il cumulo, “istituto che consente di ottenere un trattamento pensionistico unitario ai lavoratori iscritti presso due o più forme di assicurazione previdenziale (anche presso le casse previdenziali categoriali dei liberi professionisti), con il cumulo della contribuzione accantonata presso le diverse gestioni che procedono pro quota al calcolo della pensione sia per il diritto che per la misura”. Va anche detto che “a seguito delle modifiche apportate dalla legge 232/2016 attraverso il cumulo dei periodi assicurativi è possibile conseguire sia la pensione di vecchiaia che la pensione anticipata”.
L’UTILIZZO ANCHE CON QUOTA 100 E QUOTA 102
Nell’articolo viene anche segnalato che “a seguito dell’introduzione della Pensione con ‘Quota 100’ e ‘Quota 102’ il cumulo può essere esercitato anche per perfezionare i requisiti contributivi richiesti per tale prestazione (38 anni di contributi). In tal caso, a differenza di quanto sopra riferito, il cumulo può avere ad oggetto esclusivamente la contribuzione presente nelle gestioni pubbliche (Inps) con esclusione, pertanto, della contribuzione accreditata presso le casse professionali”. Viene anche ricordato che per raggiungere in anticipo il traguardo della quiescenza è possibile richiedere il riscatto della laurea “in una forma agevolata, godendo di un risparmio che può superare il 70/80 per cento di quanto richiesto per un riscatto normale”, ma “la sua attuazione è soggetta alla scelta delle liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo”.
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