RIFORMA PENSIONI, LE MODIFICHE NELLA MANOVRA

Il Governo sembra pronto a fare marcia indietro sulla nuova Opzione donna inserita nella Legge di bilancio, riportandola alla formulazione originale senza “sconti” per le madri. Secondo quanto scrive Repubblica, “la retromarcia sarebbe stata sollecitata dalla ministra del Lavoro Marina Calderone che avrebbe inviato un nuovo testo della norma da inserire in manovra. Il ministero dell’Economia è al lavoro per trovare le coperture”. Il quotidiano romano segnala anche un’altra modifica tra le misure di riforma delle pensioni previste con la manovra: “Il super bonus per non andare in pensione non è solo del 10%, come pure annunciato dal Governo. Ma molto di più: il 33%”. Dunque, chi avrebbe maturato i requisiti per andare in pensione e scegliesse di restare al lavoro avrebbe una busta paga molto più pesante.



GLI ITALIANI D’ACCORDO SU NUOVA LEGGE PER LE PENSIONI

Da un sondaggio realizzato da Termometro Politico emerge che “il 66,9% degli italiani è d’accordo sulla modifica dell’attuale legge sulle pensioni. Di questi il 37,5% pensa che si dovrebbe andare in pensione dopo una certa età (60 o 62 anni) a prescindere dai contributi mentre il 29,4% crede che misure come quota 100 o quota 102, che uniscono criteri di età e di contribuzione, dovrebbero essere permanenti. Contrario alla modifica della legge Fornero è il 27,4%: tra questi il 13,3% ritiene che ad oggi non è possibile cambiarla viste le ristrettezze economiche ‘ma quando i conti lo permettono è giusto varare occasionalmente provvedimenti provvisori per anticipare i pensionamenti per un anno’, il 14,1% invece è totalmente contrario perché, dice, ‘non possiamo permetterci di spendere di più per le pensioni’”.



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