Riforma pensioni 2022: come andare in pension anticipata
Dal momento che il governo non si decide a trovare la quadra sulla riforma pensioni 2022, ilsole24ore propone delle strategie per poter andare in pensione anticipata senza aspettare l’INPS e evitando penalizzazioni. La bad news è che non è una soluzione per tutti e nemmeno per tutte le tasche.
Riforma pensioni 2022: se il governo non si decide…
Come sappiamo quota 100 è scaduta nel 2021 invece la quota 102 è stata introdotta soltanto per quest’anno. Le altre misure che permettono di anticipare la pensione sono l‘ape sociale e Opzione donna che però, come abbiamo visto, non sono state rese strutturabili e quindi, qualora qualcuno volesse appellarsi a queste strategie, non potrebbe che subire una penalizzazione. Sebbene il ministro Andrea Orlando si sia reso disponibile a superare le riforma pensioni della Fornero e rendere strutturabile Opzione donna, riconoscendo che “le donne nella società svolgono il doppio lavoro, quello all’interno dell’azienda e quello all’interno della famiglia, le prossime riforme delle pensioni dovranno tenere conto di questa importanza”. Ma la guerra ha cambiato l’ordine gerarchico delle priorità a causa della crisi economica innescata in famiglie e imprese dal caro energia, che potrebbe peggiorare anche dopo l’embargo del gas.
Riforma pensioni 2022: ecco una valida strategia per andare in pensione anche a 62 anni
Nel frattempo, però, parlando di riforma pensioni 2022 in che modo è possibile andare in pensione senza subire decurtazioni sull’assegno mensile? Ilsole24ore identifica una possibile strategia in Rita, vale a dire la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. In Italia sappiamo che la previdenza complementare non è stata ancora inserita all’interno di riforma pensioni e comunque pochi italiani hanno deciso di pensare per tempo a questa alternativa. Attraverso un valido accordo dunque, la pensione integrativa potrebbe subentrare sostenendo il reddito del lavoratore e consentendogli di maturare contributi, la sua posizione verrebbe quindi congelata ma il lavoratore si congederebbe dal mondo del lavoro. Una volta raggiunta l’età pensionabile, la pensione complementare continuerebbe a sostenere integrando il redditoro del neopensionato che, nel frattempo, percepirebbe anche l’assegno mensile da parte dell’INPS.
Per poter usufruire di questo assegno mensile in attesa di maturare i contributi della pensione, basta in sostanza richiedere l’assegno mensile di accompagnamento della previdenza complementare ma solo nel caso si sia sottoscritto per tempo questo tipo di previdenza complementare.