Riforma Pensioni 2022: mancano proposte, come cambia la situazione?
L’assenza di proposte per una riforma pensioni 2022 sta portando ad analizzare varie ipotesi sul tavolo relative alle forme complementari. Italia come sappiamo è molto indietro anche da questo punto di vista, come fa notare Il sole 24 ore a cui il presidente della Covip, Mario Padula, dichiara che l’introduzione delle forme complementari possa essere avanzata a settembre.
Riforma Pensioni 2022: poco tempo per le trattative
Sarà infatti quella la deadline utile per far pervenire le proposte di intervento sulle pensioni integrative per la destinazione del TFR alla previdenza complementare, su cui puntano oltretutto le maggiori sigle sindacali.
Sul tavolo anche la possibilità di proporre ed ottenere forti incentivi fiscali per i giovani e per i lavoratori con redditi bassi così come proposto dalla Covip e dal suo presidente Mario Padula, proposta per altro condivisa dalle maggiori sigle sindacali CGIL CISL e UIL.
Riforma Pensioni 2022: la volontà è quella di superare la riforma Fornero
Ad ogni modo proprio i sindacati sono pressati dal ricordare al governo la necessità di attuare proposte sulla flessibilità in uscita, pur mantenendo l’adesione al sistema contributivo così da poter proporre e attuare un dialogo sulla trattativa. Anche perché il tempo per la discussione delle singole misure sta per scadere: il tutto dovrebbe essere infatti discusso almeno entro luglio 2022 così da poter passare al voto di settembre.
Da parte di tutti i sindacati e delle parti sociali, perfino dal Ministero del lavoro c’è la volontà comunque di superare la legge Fornero E di evitare nuovamente il pensionamento a 67 anni.