RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI SALVINI

Come riporta il sito del Tempo, Matteo Salvini, nel libro di Bruno Vespa “La grande tempesta”, spiega che si potrebbe varare la Quota 41 con 61 anni di età, equivalente di fatto a una nuova Quota 102, utilizzando, secondo i calcoli dell’Inps, poco più di un miliardo di euro, che si potrebbe recuperare “sospendendo per 6 mesi il Reddito di cittadinanza a quei 900mila percettori del Reddito che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da 18 mesi”. Il ministro delle Infrastrutture di dice favorevole anche alla Quota flessibile ipotizzata dalla Fondazione Centro Studi Consulenti del lavoro, guidata fino alla scorsa settimana da Marina Calderone, attuale ministro del Lavoro. Salvini aggiunge poi che “per i medici ospedalieri e il personale sanitario pensiamo di muoverci in maniera opposta”.



LE PAROLE DI GIAVAZZI

L’idea, infatti, sarebbe che “quando hanno maturato l’età e i contributi per andare in pensione, se accettano di restare al lavoro prendono lo stipendio maggiorato di una parte dei contributi che lo Stato dovrebbe versargli”. In questo modo si cercherebbe di evitare l’effetto negativo dei pensionamenti sulla sanità. Intanto, come riporta Ansa, Francesco Giavazzi, economista già consigliere del Governo Draghi, partecipando a Trieste a un dibattito con Carlo Cottarelli e Riccardo Illy ha detto che “se l’aumento del tetto al contante eviterà l’aumento delle pensioni, come voleva la Lega, allora va bene”. Dal suo punto di vista, il fatto che di riforma delle pensioni in ambito governativo non si parli più è un bene, perché considerando i conti pubblica “non c’è spazio” per interventi di quel tipo.



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