RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI SALVINI SU QUOTA 41
Durante l’ultima puntata della trasmissione “Dritto e rovescio”, in onda su Rete 4, c’è stato uno scontro a distanza tra Elsa Fornero e Matteo Salvini. Dopo che è stato mandato in onda un videomessaggio dell’ex ministra del Lavoro, che invitava il leader della Lega a fermarsi a riflettere viste le sue proposte di riforma delle pensioni, l’ex ministro dell’Interno, in collegamento, ha detto, come riporta Il Tempo, di ritenere “che andare in pensione dopo aver versato 41 anni di contributi, dopo essersi alzati alle 6 della mattina per 41 anni non sia un privilegio ma sia un sacrosanto diritto acquisito. Devono andare in pensione quegli ultra sessantenni per lasciare quello spazio di lavoro ai ventenni che altrimenti non inizieranno mai a lavorare”.
LE PAROLE DI STEFANI
Salvini ha anche spiegato che a sostenere che Quota 41 sia una misura giusta ci sono “anche Cgil, Cisl e Uil, i sindacati. E la Cgil ha addirittura detto che Quota 41 nel 2023 costerebbe poco più di un miliardo e trecento milioni di euro. E qui ricordo i 9 miliardi spesi per il reddito di cittadinanza”. Quindi, il Segretario della Lega ha ricordato che “il 25 settembre ci saranno due scelte: una è quella dell’irridente signora Fornero che vorrei vedere in fabbrica per 41 anni e poi ne riparliamo del privilegio di andare in pensione con la schiena spezzata, l’altra è quella che dice lasciamo che i giovani vadano a lavorare al posto dei nonni”. Intanto Erika Stefani, ministra per le Disabilità ed esponente leghista, come riporta eukonews.it, ha evidenziato l’importanza di aumentare gli importi delle pensioni di invalidità.
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