RIFORMA PENSIONI 2022, LE PAROLE DI SBARRA

Luigi Sbarra spiega che “la corsa dei prezzi e l’aumento delle bollette stanno colpendo non solo i lavoratori a cominciare da quelli più poveri ma purtroppo anche i pensionati, costringendo molte famiglie ad attingere ai propri risparmi per fronteggiare l’aumento delle spese. È una grave emergenza sociale che bisogna affrontare urgentemente con provvedimenti strutturali, mette mano alla riforma pensioni senza fare ricorso a duelli rusticani ma con grande responsabilità, coesione sociale e solidarietà”. Secondo il Segretario generale della Cisl, “la fiammata sui costi energetici e sulle materie prime alimentari, che porta le stime dell’inflazione per il 2022 al 7 per cento peserà sulle tasche dei cittadini dai 70 ai 100 miliardi da qui a dicembre”.



RIFORMA PENSIONI 2022, IL TAGLIO DELLE TASSE ANCHE PER I PENSIONATI

Per il sindacalista, “se non vogliamo pagare un prezzo altissimo dobbiamo mettere in campo molto di più dei 5 miliardi prefigurati dal Def. Non servono oggi conflitti tra lavoratori e pensionati, genitori e figli, nord e sud, imprese e sindacati. Servono invece interventi fiscali urgenti a sostegno di salari e pensioni e l’avvio di una discussione complessiva per una nuova politica dei redditi. In quel contesto il governo deve costruire insieme alle parti sociali un sistema fiscale più equo, riducendo drasticamente le tasse ai lavoratori, ai pensionati ed alle imprese che investono ed assumono giovani e donne. Tagliare solo il cuneo fiscale come è accaduto nel passato lascerebbe fuori i pensionati. Abbiamo bisogno di una crescita più solidale, socialmente sostenibile, attenta alle fasce più deboli”.



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