RIFORMA PENSIONI 2022, LE PAROLE DI BARBAGALLO

Carmelo Barbagallo è certamente soddisfatto per il bonus da 200 euro una tantum varato dal Governo, anche se sa bene che “non è la panacea di tutti i mali”. Il Segretario generale della Uilp, intervistato da pensionipertutti.it, ritiene necessario in termini di riforma pensioni “ridurre la pressione fiscale anche sulle pensioni, escluse in questi ultimi anni da qualsiasi intervento di riduzione delle tasse. Le pensioni italiane sono inoltre tra le più tassate d’Europa e dei Paesi Ocse. L’Italia infatti è al secondo posto tra le nazioni Ocse per tassazione, sopra a Germania, Francia e Spagna”.



Il sindacalista evidenzia che “sebbene la Legge di Bilancio 2022 abbia alzato la no tax area per i pensionati a 8.500 euro, crediamo che si debba fare di più e equiparare le detrazioni fiscali dei pensionati a quella dei lavoratori dipendenti”.

RIFORMA PENSIONI 2022, LA RICHIESTA SULLE QUATTORDICESIME

Barbagallo chiede anche “che sia ampliata la platea dei beneficiari della quattordicesima almeno fino a chi riceve una pensione pari a 3 volte il minimo (circa 1500 euro) e che contemporaneamente sia incrementato l’importo a chi già la riceve. Va introdotto poi un sistema di rivalutazione delle pensioni più equo: il meccanismo di rivalutazione, che sostanzialmente non ha mai coperto tutte le pensioni al 100%, è diventato ancora meno efficace a partire dal 2012, prima con la riforma pensioni della Fornero che ha bloccato totalmente per due anni la rivalutazione per le pensioni di importo superiore a 3 volte il minimo  e poi, dal 2014 fino al 2021, con l’introduzione di un meccanismo più penalizzante, per importo complessivo del trattamento e non più per fasce di importo”.



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