DAMIANO INCALZA IL GOVERNO SULLA RIFORMA PENSIONI
Positiva la ripresa delle trattative tra Governo e sindacati sulla riforma pensioni 2022-2023 ma serve fare molto di più per poter evitare il ritorno della rigida Riforma Fornero-Monti: così sostiene Cesare Damiano, ex Ministro Pd e Presidente dell’associazione Lavoro&Welfare.
«E’ positivo il fatto che il ministro dell’Economia, Daniele Franco, abbia accennato nei giorni scorsi alla necessità di affrontare il tema delle pensioni. Il confronto avviato su questo argomento con il sindacato nel tavolo politico con Draghi, Orlando e Franco e, successivamente, al tavolo tecnico istituito dal ministro Andrea Orlando presso il ministero del Lavoro, ha già consentito di tracciare un primo e provvisorio perimetro di intervento su flessibilità, giovani, donne e pensione complementare», sottolinea l’ex Ministro del Lavoro, citato dall’agenzia ItalPress. Damiano si dice consapevole del cambio di priorità imposto alla politica dalla emergenza della guerra in Ucraina, ma sarebbe «estremamente positivo riprendere il confronto sulla previdenza: è interesse di tutti superare le rigidità della legge Monti-Fornero, mano a mano che ci avviciniamo al sistema interamente contributivo, senza dimenticare il tema della rivalutazione degli assegni pensionistici nell’attuale momento di consistente ripresa dell’inflazione». (agg. di Niccolò Magnani)
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI PROIETTI
Secondo Domenico Proietti, i riferimenti alla riforma delle pensioni contenuti nella Def, seppur vaghi, possono rappresentare “una nota positiva solo se accompagnati da fatti concreti. Per questo è necessario che il Governo riavvii celermente i tavoli tecnici di confronto che negli scorsi mesi hanno avviato un lavoro istruttorio su misure concrete volte a riportare una maggiore flessibilità nel sistema, a dare pensioni adeguate ai giovani, a valorizzare pienamente maternità e lavoro di cura, a rilanciare le adesioni alla previdenza complementare”. Per il Segretario confederale della Uil, “solo varando forti e lungimiranti interventi su questi temi, si riuscirà a riportare equità nel nostro sistema previdenziale che, in passato, troppo spesso, è stato oggetto di mere operazioni di cassa fatte passare per riforme”.
LE DICHIARAZIONI DI DE PALMA
Restando in ambito sindacale, collettiva.it riporta alcune dichiarazioni del nuovo Segretario generale della Fiom rilasciate a margine di un’assemblea sindacale alla Camera del lavoro di Reggio Emilia. Secondo Michele De Palma, “bisogna avere le risorse per poter finanziare il welfare, perché corriamo il rischio che milioni di persone nel nostro Paese che lavorano finiscano in povertà, con l’inflazione che c’è oggi”. “Si finanziano del 2 per cento in più le politiche militari e non si trovano risorse per pensioni, sanità e scuola o per gli aumenti nei contratti dei metalmeccanici? Per questo andrebbe promosso un intervento sul fisco”, aggiunge il sindacalista, secondo cui i soldi necessari “vanno presi dove ci sono: non tutti hanno perso allo stesso modo durante la pandemia”.
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