RIFORMA PENSIONI, LE PROPOSTE DI UNIONE POPOLARE
“Vogliamo l’abolizione della legge Fornero, diritto di andare in pensione a 60 anni e 35 anni di contributi, pensioni minime a 1000 euro al mese”. È quanto dichiara Maria Grazia Carini. Stando a quanto riporta siciliaunonews.com, la candidata di Unione Popolare evidenzia che “sui lavori usuranti non è stata fatta una vera e propria diminuzione degli anni lavorativi, ma è stata fatta una diminuzione fittizia degli anni effettivi di lavoro, che mediamente si attesta sui 6 mesi di sconto rispetto all’età pensionabile e contributiva”. Dal suo punti di vista, inoltre, “la favola metropolitana che i soldi non ci sono per le pensioni è un cane che si morde la coda. Le pensioni sono rimandate senza effettuare il turnover necessario per i posti di lavoro”. E questo è un danno.
LE PAROLE DI AMELIA FORTE (FORZA ITALIA)
Infatti, aggiunge Carini, “se non vi è un ricambio generazionale nei posti di lavoro, comunque non abbiamo un corpo lavorativo che può sostenere il sistema pensionistico”. Amelia Forte, candidata alla Camera di Forza Italia, spiega invece, come riporta appiapolis.it, che “innalzare le pensioni minime a mille euro significa imprimere una svolta decisa al nostro welfare. Fronteggiare l’attuale costo della vita con una cifra inferiore vuol dire, di fatto, relegare in una condizione di marginalità chi percepisce quella somma. Il disagio sociale si affronta con misure concrete ed immediate che Forza Italia è pronta ad introdurre sin da subito nel prossimo Parlamento. Tredici mensilità a mille euro costituiscono per i nostri anziani un’entrata adeguata a fare in modo che possano trascorrere senza patemi la seconda parte della loro vita”.
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