RIFORMA PENSIONI, LA NOTA DELL’USB PENSIONATI DI CAGLIARI
L’Usb Pensionati di Cagliari ricorda che a proposito della rivalutazione anticipata delle pensioni contenuta nel Decreto aiuti-bis non si può “parlare di aumento vero e proprio delle pensioni, ma di un adeguamento effettuato sempre in ritardo, riferito all’aumento dei prezzi già avvenuto precedentemente”. In particolare, “l’adeguamento prevede l’anticipo a partire dal primo ottobre un conguaglio dello 0,2% dell’assegno pensionistico sia la rivalutazione del 2% (tredicesima compresa) rispetto a quella che era già prevista per il 2023. Viene riconosciuto agli assegni fino a 2.692 euro (redditi fino a 35mila euro). Quindi, in pratica, l’adeguamento della pensione all’aumento del costo della vita, parte da ottobre nella misura del 2,2% mentre poi, dal primo gennaio 2023, scatterà il conguaglio alla restante parte di indicizzazione già prevista”.
LA RICHIESTA DI DETASSAZIONE DEGLI ASSEGNI
Il sindacato di base fa anche notare “che i pensionati, pur pagando in percentuale più tasse dei lavoratori dipendenti, anche questa volta vengono esclusi dal beneficio della detassazione previsto per i lavoratori equivalente al taglio del cuneo fiscale dell’1,2% per i dipendenti con reddito fino a 35 mila euro, sui periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, inclusa la tredicesima”. L’Usb pensionati nota quindi “con grande disappunto che mentre per i lavoratori si parte retroattivamente dal mese di luglio sino a dicembre, per i pensionati si parte solo da ottobre a dicembre. È arrivata l’ora di chiedere con forza e convinzione la detassazione delle pensioni rapportandole alla tassazione media europea che raggiunge solo il 10%”.
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