RIFORMA PENSIONI, IL SUGGERIMENTO DELL’ANIA

Come riporta Radiocor, in occasione dell’audizione parlamentare sulla Legge di bilancio della Presidente Maria Bianca Farina, l’Ania ha evidenziato che, “rispetto all’attuale normativa, non viene resa più semplice la possibilità di trovare un canale anticipato per il pensionamento. Consapevoli del fatto che gli attuali vincoli di spesa e di bilancio non consentono molte altre possibilità, riteniamo che per compensare tale mancanza andrebbero quindi agevolati i percorsi di uscita anticipata inseriti all’interno dei fondi di solidarietà bilaterali di settore”. In particolare, secondo l’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici, “sarebbe opportuno rendere più flessibile l’attuale meccanismo di accompagnamento alla pensione per le lavoratrici e i lavoratori cui manchino fino a 5 anni dal primo requisito utile pensionistico”.



LA SOLUZIONE SENZA ONERI PER LO STATO

Ciò potrebbe avvenire “stabilendo che tale possibilità si possa concretizzare fino a 7 anni (come è già attualmente per la c.d. iso-pensione e nel settore del credito)”. L’Ania ha aggiunto che “tale modifica normativa, che si inserirebbe all’interno del decreto numero 148/2015, non comporterebbe oneri aggiuntivi per lo Stato in quanto, come noto, i costi correlati allo strumento dell’assegno straordinario sono interamente a carico delle imprese del settore in cui opera il relativo fondo di solidarietà” e con l’occasione ha anche auspicato che, nei lavori sulla delega fiscale, siano previsti interventi “per aumentare la partecipazione dei lavoratori alla previdenza complementare e per rafforzare la protezione delle persone nel campo della sanità integrativa e della non autosufficienza“.



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