Dopo varie battute d’arresto, il governo Meloni è riuscito a mettere sul tavolo qualche idea per la riforma pensioni 2023 durante l’incontro con i sindacati del 30 maggio scorso. Il premer infatti aveva già annunciato di essere per una quota 41 universale, ma per l’attrazione di una riforma strutturale sulle pensioni bisognerà attendere almeno alla fine dell’anno per valutare, passo per passo, l’impatto di un eventuale riforma del sistema previdenziale.



Riforma pensioni 2023: nulla di fatto, legge strutturale dal 2024?

Proprio per evitare lo scoppio di una bomba sociale, attraverso la stazione di una nuova riforma pensioni 2023, il governo Meloni e, in particolare, il Ministero del lavoro guidato da Marina Calderone, aveva deciso di nominare una commissione ad hoc che avesse proprio l’obiettivo di misurare l’impatto della riforma su coloro che aspirano alla exit lavorativa.



Del resto l’introduzione di una legge strutturale serve proprio ad evitare di dover ogni anno votare misure ponte utili a traghettare gli aspiranti pensionati verso l’assegno mensile di fine carriera. In un paese come l’Italia che è una “Repubblica democratica fondata sul lavoro”, l’unica cosa difficile da attuare è proprio una riforma strutturale sulle pensioni, che garantisca l’entità dell’assegno pensionistico di fine carriera.
Sono stati in molti a riporre aspettative nell’incontro del 30 maggio 2023, per vari motivi: anzitutto l’incontro era stato posto quando la commissione è istituita dal Ministero del lavoro aveva già proceduto alle analisi richieste. Inoltre è stato anche varato il decreto del lavoro il primo maggio 2023 dove, all’interno, è stato introdotta una mini riforma sulle pensioni.



Riforma pensioni 2023: serve la proroga di quota 103

Ma Giorgia Meloni, al termine dell’incontro ha dichiarato che il governo spera di poter votare una legge strutturale sulle pensioni a partire dal 2024. Dal momento che il governo di destra ha sempre aborrito la riforma Fornero, questa certamente verrà soppiantata da una nuova misura ponte come sono state in questi anni quota 100, quota 102 e quota 103.

Ecco perché in molti ormai sono certi che verrà prorogata con la legge di bilancio 2024 la quota 103 che è stata introdotta da Marina Calderone.

La riforma pensioni 2024 e la relativa legge strutturale, con ogni probabilità non sarà inserita in legge di bilancio, ma potrebbe essere addirittura proposta all’interno del documento Economia e Finanza che il governo dovrà presentare entro aprile 2024.

Per quest’anno il governo Meloni potrebbe attuare dunque la strategia di approvare in legge di bilancio 2024 la proroga di quota 103. Le probabilità dunque di avere una legge sulle pensioni attiva dal 1 gennaio 2025 aumentano.